Attenzione a fare della ‘ndrangheta, della mafia, che già fanno schifo, un alibi per non fare nulla laddove ci sono poteri criminali che rischiano di infiltrare la Pubblica amministrazione. Se c’è un problema, quello delle infiltrazioni, si risolve con i controlli”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo ad Agorà su Rai Tre, condotto da Monica Giandotti, sul nuovo Codice degli appalti e sulle possibili infiltrazioni dei poteri criminali.
“Chiedere flessibilità all’Europa, facciamo meno opere ma finiamole”. “Cosa non dobbiamo fare per non fallire sul Pnrr? Intanto che cosa non abbiamo fatto. Ricordo il dibattito sul Recovery, che poi diede luogo al Pnrr: si diceva che l’Europa chiedeva riforme e ci dava risorse. In sostanza, però, il Pnrr ha riempito di risorse solo un piatto della bilancia, mentre sull’altro resta la necessità di riformare uno Stato che difficilmente riesce a conseguire i target di spesa dei Fondi comunitari“- ha sottolineato il governatore Occhiuto
“Non abbiamo fatto le riforme che necessitavano per spendere le risorse del Pnrr. È come se l’Europa avesse riempito di risorse dei vagoni di un treno, senza che noi avessimo realizzato prima la strada ferrata sulla quale il treno deve correre. Ora bisogna chiedere all’Europa un po’ di flessibilità. Negli ultimi mesi è intervenuto un consistente aumento dei prezzi per la realizzazione, ad esempio, delle opere pubbliche, e ora molti cantieri sono bloccati anche per questo. Allora sarebbe una cosa di buon senso rimodulare queste risorse, magari facendo meno cose, destinandole prima di tutto per terminare le opere che si possono da subito completare”- ha concluso il presidente della Regione Calabria.