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martedì, 30 Aprile, 2024
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Polo museale di Soriano: 500 euro lordi per fare il direttore (e senza rimborso spese)

Cinquecento euro lordi per dirigere il polo museale di Soriano, comune del Vibonese, di tremila anime, poggiato sui contrafforti delle Serre. Sarà questa la retribuzione che spetterà a chi vincerà la manifestazione d’interesse pubblicata nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, da giugno scorso commissariata per mafia. Una cifra irrisoria, commentano le attiviste dell’associazione «MiRiconosci» che parlano di «speculazione sulla disperazione di qualche giovane laureato calabrese disposto a fare curriculum anche senza guadagno materiale, o sulla voglia di apparire di qualche professore in pensione». Il bando prevede l’affidamento dell’incarico per tre anni, prorogabili per altri tre. Potrà partecipare chi possiede una laurea magistrale e faranno titoli specializzazione e dottorati. Una miseria, comunque, se si pensa all’enormità di funzioni che dovrà svolgere il futuro direttore. Il suo impegno sarà nel definire il progetto culturale e istituzionale del museo, elaborare i documenti programmatici e le relazioni consuntive, realizzare iniziative, coordinare il monitoraggio e le presenze, organizzare e controllare i servizi al pubblico, dirigere il personale affidato alla struttura, gestire le risorse finanziarie e occuparsi anche della promozione e comunicazione al pubblico.

Da anni il Polo museale di Soriano è stato affidato gratuitamente alla dottoressa Maria Angela Preta responsabile, tra l’altro, anche dei musei della ceramica territoriale, abiti talari, e argenti. Qualche anno fa, nella cittadina del Vibonese, è stato inaugurato il museo del terremoto virtuale, un «unicum in Italia» — dice Maria Teresa Iannelli, ex responsabile del laboratorio di restauro del Museo nazionale di Reggio Calabria, sede dei Bronzi di Riace. Il Museo del terremoto è stato pensato nelle gallerie sotterranee del convento dei Domenicani, raso al suolo dal terremoto del 1783. Uno scenario molto particolare dove gli ambienti ipogei ripropongono la storia sismica delle Serre e della Calabria. Oggi però questa straordinaria struttura è chiusa, per le continue infiltrazioni d’acqua che ne impediscono l’accesso.

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In un altro museo, quello dei marmi, anche questo chiuso, allestito all’interno del monastero dei Domenicani, diventato parco archeologico, era possibile ammirare, sino a qualche tempo fa, reperti portati alla luce risalenti al XVII e XVIII secolo, tra i quali spiccano alcune opere del Bernini. Proprio per queste straordinarie ricchezze storiche e culturali che Soriano può vantare e gli investimenti fatti negli anni per far conoscere questo territorio, diventa difficile immaginare che la direzione del Polo museale, struttura che fa capo al Comune e non allo Stato, possa essere gestita da funzionari il cui stipendio sia di 500 euro mensili, addirittura senza neanche rimborso spese. Nei secoli scorsi Soriano è stato considerato la Lourdes dei giorni nostri. Tanti sarebbero stati i miracoli attribuiti a San Domenico, patrono del paese. La storia di Soriano è stata addirittura raccontata in un film Il Coraggio di credere. Ci sarà qualcuno che in questo paese crederà e rimedierà, senza scomodare i Santi, che 500 euro lordi al mese per un incarico di direttore di un Polo museale sono un’offesa alla dignità di quanti, comunque, per fame di lavoro, hanno deciso di partecipare alla selezione pubblica?

(Carlo Macrì -corriere.it)

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