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domenica, 28 Aprile, 2024
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Droga, operazione “Dionisio” : 6 arresti nel Reggino (VIDEO)

Reggio Calabria – Nelle prime ore di oggi, nelle province di Reggio Calabria, Chieti e Milano, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia e dei Comandi Arma competenti per territorio, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal Tribunale di Palmi su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 7 persone (di cui 5 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 allā€™obbligo di presentazione alla P.G.) ritenute responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di coltivazione, detenzione, vendita e acquisto di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

I destinatari della misura cautelare, quasi tutti giĆ  gravati da precedenti di polizia, anche specifici, e originari della Provincia di Reggio Calabria, sono:
BONO Fabio, 42enne di Taurianova;
SICARI Giuseppe, 33enne di Taurianova;
BIANCO Giuseppe, 40enne di Africo;
CRIACO Bruno, 65enne di Africo;
FERRARO Angelo, 49enne di Palizzi, sottoposto allā€™obbligo di presentazione alla P.G.;
MESSINA Fabio, 31enne di Brancaleone, sottoposto agli arresti domiciliari;
STELITANO Bruno, 70enne di Africo.
Lā€™odierna operazione, convenzionalmente denominata ā€œDionisoā€, giunge allā€™esito di una articolata attivitĆ  investigativa condotta dalla Compagnia Carabinieri di Taurianova, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, P.M. dott. Davide LUCISANO, tra il gennaio 2019 e il maggio 2020 e supportata da ampie attivitĆ  di intercettazione telefonica e ambientale, videoregistrazioni, servizi di osservazione e pedinamento, nonchĆ© altre metodologie dā€™indagine tradizionali.
La genesi dellā€™attivitĆ  ĆØ rappresentata da un corposo sequestro di circa 118 kg di marijuana divisa in numerosi sacchi, rinvenuta nel gennaio 2019 in una abitazione della frazione Amato di Taurianova e nella disponibilitĆ  di SORRENTI Antonino cl. 1990, arrestato allora in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova. La grande quantitĆ  dello stupefacente rinvenuto, nonchĆ© la tipologia di imballaggio, ha fatto fin da subito ipotizzare ai Carabinieri che la partita di droga fosse solo una di un piĆ¹ esteso contesto delinquenziale di produzione e smercio di sostanza stupefacente, con la necessaria complicitĆ  di altri soggetti. Lā€™avvio delle attivitĆ  ha infatti permesso in breve tempo di appurare come il carico sequestrato fosse commissionato e gestito anche dallo zio dellā€™arrestato, SORRENTI Giuseppe cl. 1969 di Taurianova (nel frattempo deceduto), e destinato, principalmente, allā€™odierno arrestato BIANCO Giuseppe, di Africo
La complessiva indagine ha perĆ² permesso di far luce sullā€™esistenza di un piĆ¹ ampio gruppo criminale, composto da soggetti gran parte pregiudicati operanti nella Provincia di Reggio Calabria, dedito alla produzione, detenzione e commercio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, con principale base in un capannone industriale a Rizziconi, di proprietĆ  di SORRENTI Giuseppe, che ha rappresentato un importante luogo di incontro e di accordi illeciti del gruppo. Gli indagati hanno utilizzato anche terreni in disuso nella Piana di Gioia Tauro per la coltivazione di estese piantagioni di marijuana, una delle quali ĆØ stata rinvenuta e sequestrata dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova in una zona rurale di Cittanova nel luglio 2019, quando furono arrestati in flagranza quattro giovani taurianovesi, STARTARI Giuseppe cl. 1987, SICARI Giuseppe cl. 1993, AVATI Carmelo cl. 1991 e MONTEROSSO Paolo cl. 1989, sorpresi a curare circa 3.200 piante di marijuana di altezza variabile tra i 50 e 150 cm, dalle quali, come emerso dai successivi accertamenti tecnici, sarebbero state ricavate oltre 541.000 dosi medie singole di stupefacente. Gli stessi, come accertato, avevano principalmente funzioni esecutive nella coltivazione delle piante, per conto dellā€™indagato SICARI Giuseppe e del SORRENTI Giuseppe, dominus degli affari, questi ultimi importanti intermediari in un ampio mercato illegale di droga con la partecipazione e collaborazione, a vario titolo, dei restanti odierni arrestati. Nel corso delle attivitĆ , infatti, tra i pregiudicati dei due versanti della provincia reggina sono stati documentati plurimi accordi illeciti di compravendita di vari quantitativi di stupefacente del tipo marijuana (fino a 150 kg per cessione) da immettere nel mercato nazionale, nonchĆ© singole vendite al dettaglio, sia di marijuana ma anche di cocaina, ad indicazione di una diversificata disponibilitĆ  di droga e una pluralitĆ  di canali di approvvigionamento e vendita. Significativa in tale contesto il ruolo del brancaleonese MESSINA Fabio, il quale, in piĆ¹ circostanze, ha ceduto svariati quantitativi di sostanza stupefacente agli altri indagati, in qualitĆ  di affidabile soggetto ben inserito nella rete di spaccio. Solo pochi giorni prima dellā€™odierna operazione, MESSINA ĆØ stato tratto in arresto in flagranza di reato insieme alla moglie venticinquenne BEVILACQUA Valentina, dai Carabinieri a Bianco in quanto, fermato a bordo della sua macchina mentre era in viaggio con i figli minorenni, ĆØ stato trovato in possesso di circa 200 gr di cocaina, ben occultati allā€™interno di una scatola di riso, a dimostrazione di una continuitĆ  e attualitĆ  delle condotte criminose.
Gli indagati hanno operato in maniera professionale e imprenditoriale, evitando conversazioni telefoniche anche per semplici incontri al fine di eludere le investigazioni e, prima di giungere allā€™accordo conclusivo di una cessione, venivano spesso consegnati campioni di sostanza stupefacente presso il capannone industriale di Rizziconi – monitorato h-24 dai Carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova – persino per il tramite di soggetti minorenni. Tra lā€™altro, alcuni degli indagati sono legati tra di loro da legami di parentela a conferma dellā€™esistenza di una struttura fondata su forti ed impermeabili vincoli di sangue, anche per la conduzione di singole attivitĆ  delittuose. Alcuni degli africesi arrestati, inoltre, sono ritenuti contigui per vincoli di parentela e frequentazioni con soggetti appartenenti alla locale cosca di ā€˜ndrangheta MORABITO-BRUZZANITI-PALAMARA, a conferma della loro pericolositĆ .
Nel corso dellā€™attivitĆ , significativo anche lā€™arresto del catturando STELITANO Antonio cl. 82, pregiudicato e anchā€™egli contiguo alla cosca di ā€˜ndrangheta MORABITO-BRUZZANITI-PALAMARA di Africo, figlio dellā€™odierno arrestato Bruno, il quale, nel maggio del 2019, era evaso dai domiciliari ove era ristretto ad Africo per altri reati, per fuggire e trovare rifugio a Roma, dove, in breve tempo, ĆØ stato perĆ² individuato, localizzato e catturato, proprio su indicazione dei Carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova, grazie al monitoraggio svolto nel corso dellā€™attivitĆ .
In definitiva, le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno consentito di disarticolare, nelle diverse fasi, una vera e propria filiera di produzione, coltivazione, lavorazione e commercio di marijuana e cocaina, con lā€™immissione nel mercato illegale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, con conseguenti lauti illeciti profitti per il gruppo criminale.

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