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sabato, 17 Maggio, 2025
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Ultimi “esempi”: La battutaccia di Boldi e la videocamera anti accuse di stupro di Verdone

Il mondo dello spettacolo continua ad esprimere il peggiore sessismo. Gli ultimi personaggi ad ingrossare le fila del maschilismo più becero sono stati Massimo Boldi e Carlo Verdone.
Boldi, che vanta sul suo curriculum tante commediacce di quart’ordine costellate di donnine nude e guardoni, aveva tentato di costruirsi una nuova identità artistica nel ’96 con il bel ruolo dell’attore fallito in “Festival” di Pupi Avati, tornando poi inesorabilmente ai cinepanettoni. Famosa la sua rottura con lo storico compagno di set Christian De Sica, conclusa a lieto fine due anni fa con la reunion nel film “Amici come prima”.

Le sue ultime esternazioni sono sul tema della pandemia, una delirante demonizzazione delle mascherine che sarebbero strumento del sistema per asservire la gente. E di pochi giorni fa è un suo post di Instagram in cui si vede la foto di una stangona, che l’attore lombardo vorrebbe forse conoscere, poiché chiede ai follower di aiutare a trovarla.
Insomma, dell’imprinting non ci si libera e infatti quando Paolo Conticini, attore e concorrente di “Ballando” festeggia su Instagram l’arrivo in finale in coppia con la ballerina professionista Vera Kikunnen, Boldi commenta il post (e la foto in cui Conticini appare insieme alla bionda maestra di ballo) con questo messaggio: “Trombala…se lo merita”, siglato con emoticon di bacini e risate.
Ovviamente il commento è sommerso di critiche e insulti, fin quando qualcuno lo rimuove nascondendo l’imbarazzo sotto il tappeto. Non una parola, incredibilmente, da parte di Paolo Conticini (fonti a lui vicine hanno poi spiegato che l’attore vuole concentrarsi solo sull’impegno nella trasmissione di Raiuno evitando la distrazione delle polemiche) e per molte ore neanche dallo stesso Boldi. Che riemerge poi su Facebook scusandosi con le donne, che – precisa – per carità lui ha sempre rispettato. Ma non si direbbe, visto che nelle stesse righe Cipollino giustifica quella gag da osteria definendola “semplice battuta goliardica”, trasformata in offesa da altri. Per Boldi, dunque, sarebbe soltanto uno scherzo simpatico quell’invito a premiare con il sesso una donna che in tv ha un ruolo consolidato e apprezzato nella sua professione.
Quelle parole invece, purtroppo sono ben altro che goliardia. Oltre a perpetuare l’immagine femminile come puro oggetto sessuale, umiliano e cancellano anche un’altra donna, la moglie di Conticini (Giada Parra, verso la quale l’attore, a dispetto della fama di se symbol, non ha mai lesinato dichiarazioni d’amore pubbliche). Ovvero: ma sì, che importa se uno è impegnato, il fatto di avere come partner artistico una biondona rende naturale che ci vada a letto, invidiato da colleghi come il 75enne Boldi, un po’ come era solito forse tra i cavernicoli. L’uomo con il suo harem, la moglie che indulge in silenzio, perché la promiscuità è nella natura del maschio.
La pezza della battuta innocente era stata usata pure da Alessandro Haber, quando, lo scorso novembre, era stato attaccato per le molestie e volgarità indirizzate alla conduttrice del festival del cinema di Castellinaria addirittura sul palco della manifestazione. Peraltro gli organizzatori, pur dissociandosi da quel comportamento vergognoso, non ebbero l’accortezza di revocargli il previsto premio alla carriera.
Oggi, anche a voler sospettare Boldi di demenza senile, tra le migliaia di insulti c’è anche chi lo assolve perché “così fan tutti”. Senza ipocrisia, quegli apprezzamenti tra maschi si fanno, lo sappiamo tutti. E già questo basterebbe per capire che dalla preistoria ad oggi il genere umano ha fatto pochi progressi.
Veniamo ora all’insospettabile Verdone. Nei giorni in cui la cronaca è occupata anche dagli odiosi reati commessi dall’imprenditore Alberto Genovese ai danni di ragazze minorenni drogate e violentate durante festini organizzati proprio per consumare queste violenze, il Carlo nazionale se ne esce con una dichiarazione non casuale. Ebbene, il regista romano sostiene di aver installato una videocamera sul suo pianerottolo perché, assediato da ammiratrici e aspiranti attrici che vanno a cercarlo quasi fin dentro casa, vuole proteggersi da eventuali false accuse di molestie. Che sia vero o no, probabilmente non è la cosa più opportuna da dire in un clima avvelenato, dove sui social fioccano accuse e luoghi comuni di cui sono bersaglio le vittime di Genovese.
Questa, che lasceremo senza commento, la sua “rivelazione” su Repubblica: «In qualche caso si sono presentate anche ragazze sole. Imploravano: “Non mi cacciare via, non mi denunciare! Voglio solo lasciarti un cd per farti sentire le mie imitazioni”! Poi puntualmente svenivano o si facevano prendere da un attacco di panico. Siccome questi episodi avvenivano nell’ingresso di casa, con la porta aperta, ho pensato che sarebbe stato prudente filmarli. Casomai ad una di quelle fosse venuta l’idea di graffiarsi in faccia e poi andare a dire in commissariato che le ero zompato addosso».

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Isabella Marchiolo

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