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lunedì, 19 Maggio, 2025
HomeAttualità“Sei mai stato a Catanzaro? il sindaco Abramo punzecchia il giornalista Cruciani

“Sei mai stato a Catanzaro? il sindaco Abramo punzecchia il giornalista Cruciani

Dopo le grandi polemiche tracimate sui social per le “esternazioni” per niente piacevoli nei confronti della città di Catanzaro da parte del giornalista Giuseppe Cruciani di Radio 24, il sindaco del capoluogo calabrese ha inteso rispondere con la nota stampa che pubblichiamo integralmente.
“Sei mai stato a Catanzaro? Detto una volta sola lo sfottò può anche passare, tanto non suona neanche più originale, visto che storicamente il nome della città viene preso in prestito per battute e tormentoni da cinema e varietà mirate a far sorridere. Ma sentire questa frase in radio, ripetuta per ben dieci volte, non ha divertito nessuno. Almeno mi è stato utile per scoprire un programma e il suo conduttore che, altrimenti, non avrei conosciuto. Dal momento che lo stesso, sig. Cruciani, non è andato oltre il semplice sfottò, anche abbozzare una risposta seria e argomentata mi sembra ugualmente riduttivo. Per cui gli rispondo, con linguaggio farsesco, prendendo in prestito anche io un modo di dire della sua cara Roma: “Si’ le cose nu’lle sai… Salle”. Sì, perché è chiaro che dietro una domanda, ripetuta all’infinito, si nasconde non solo un tono chiaramente provocatorio e pungente, ma anche un po’ di ignoranza e di superficialità.
La vicenda incresciosa della presentazione che Easyjet ha dedicato alla Calabria, definendola “terra di mafia e terremoti”, ha suscitato la giusta indignazione istituzionale, oltre che del popolo social, tanto da costringere la compagnia aerea a scuse e rettifiche. Di questa brutta storia se ne è parlato a livello nazionale, ma devo dire anche con grande orgoglio che i calabresi, lontani e vicini, e non solo, hanno difeso con le unghie l’immagine del nostro territorio, tanto di ribaltare in positivo il racconto che ne è emerso. Una sorta di “contro pubblicità” spontanea e virale che, a pagarla, chissà quanti milioni sarebbero serviti.
Non è questo il contesto giusto per parlare di turismo e marketing territoriale, ma una cosa la devo dire: i primi “ambasciatori”, a tutti i livelli, dentro e fuori i confini, siamo noi, che dobbiamo conoscere di più e amare la nostra terra affinché i Cruciani di turno non abbiano più motivi e pretesti per parlar male. #calabriadaamare non resti solo un hashtag”.

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