Cade l’aggravante della premeditazione e la Corte d’Appello riduce a 16 anni la pena per Gaetano Muller di 21 anni di Sorianello (VV) (foto in basso), ritenuto colpevole dell’omicidio, per motivi di gelosia, del cugino 27enne Bruno Lazzaro (foto in alto) colpito con una coltellata il 4 marzo di due anni fa in località “Savini”.
In primo grado Muller (difeso dall’avvocato Giuseppe Di Renzo e dall’avvocato Vincenzo Galeota) era stato condannato dal Gup di Vibo Valentia a 30 anni al termine del processo con rito abbreviato.
Nel processo si erano costituiti parti civili Viola Inzillo, madre di Bruno Lazzaro (avvocato Nazzareno Latassa); il padre Giuseppe Lazzaro (avvocato Marcello Scarmato) e la sorella Azzurra Lazzaro (avvocato Latassa). Secondo l’accusa Gaetano Muller ha inferto la coltellata a Bruno Lazzaro (colpito con un solo fendente all’addome) avendo egli intrapreso una relazione sentimentale con una minorenne del luogo – figlia di un boss della zona – che in precedenza era stata la sua ragazza.
Particolarmente utili alle indagini si sono rivelate le conversazioni estrapolate dal cellulare della vittima ritrovato sul luogo ove è stata soccorsa prima di essere trasferita in ospedale.
Di fatto, grazie a queste conversazioni si è potuto appurare che, pochi minuti prima dell’agguato, Bruno Lazzaro era stato messo in guardia dalla ragazza, ex fidanzata di Muller, la quale temeva per la sua incolumità in quanto lo stesso era venuto a conoscenza della relazione fra i due.
Muller aveva quindi dato appuntamento in auto al cugino per portarlo in località ‘Savini’ di Sorianello. Qui la lite è però degenerata e Muller ha chiamato i carabinieri dicendo che il cugino si era ferito con un ferro. Sia la vittima che l’imputato sono inquadrati dagli inquirenti nel contesto mafioso locale.
Uccise il cugino a Sorianello dopo una lite per gelosia, a Muller inflitti 16 anni
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