È partito alle 8 in punto dal binario 16 il treno veloce che collega in modo diretto, senza cambi, Torino a Reggio Calabria. “L’hanno già soprannominata la Freccia della ‘nduja”, sorridono i primi passeggeri saliti per il viaggio di battesimo. Sono anche i primi che dopo l’ingresso nella Fase 3 hanno potuto valicare i confini regionali senza dover autocertificare validi motivi. Anche se a sentire i racconti dei viaggiatori più d’uno ha validissimi motivi per partire.
Parte il primo treno veloce Torino-Reggio Calabria: “Era l’ora”
“Sono arrivato per le feste di Natale a trovare i miei fratelli a Torino e sono stato bloccato per il coronavirus”, racconta Andrea Gambardella, che per 40 anni ha fatto il muratore in Piemonte e dopo la pensione se n’è tornato a casa in Calabria, “in montagna, dove l’aria è pulita”, dice spingendo due pesanti valigie. “Ero salito con una sola – spiega – ma ho dovuto comprare dei vestiti primaverili per stare qui”. Una storia simile a tante altre che si sentono narrare tra i vagoni semivuoti del treno. Nonostante i biglietti per Reggio siano esauriti, in vendita era stato messo solo un posto ogni due, per permettere il distanziamento sociale tra i passeggeri. Passeggeri ai quali alla partenza è stata anche controllata la temperatura è consegnato un kit di benvenuto con acqua, poggiatesta e mascherina. Il convoglio viaggerà in alta velocità fino a Salerno e da lì raggiungerà il capoluogo reggino. In totale occorrono 10 ore e 50 minuti di viaggio per raggiungere la Calabria. LaRepubblica.it
Fase 3: Parte il primo treno veloce Torino-Reggio Calabria: “E’ la Freccia della ‘nduja”
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