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martedì, 23 Aprile, 2024
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20enne sbranata da branco di cani: ecco le prime ricostruzioni dei carabinieri

Perde la vita a vent’anni Simona Cavallaro a seguito di un tragico incidente che si è verificato giovedì scorso in un’area attrezzata di Satriano, in provincia di Catanzaro. La ragazza, infatti, si trovava in compagnia di un amico quando i due giovani sono stati attaccati da un branco di cani. I due, terrorizzati, provano a scappare: lui corre verso un capanno, lei si dirige verso l’autovettura. Purtroppo, però, Simona non ha scampo. Viene così divorata da un branco di – presumibilmente – dodici cani.

Questa è una prima ricostruzione operata dalla Compagnia carabinieri di Soverato, guidata dal tenente Luca Palladino. La prima testimonianza utile alla ricostruzione dei fatti è stata naturalmente quella dell’altro giovane che, fortunatamente, è riuscito a scappare. L’amico di Simona – anch’egli di vent’anni – ha cercato raccontare l’accaduto nonostante fosse in uno stato di shock evidente.

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Racconta come i due amici abbiano dapprima notato il passaggio di un gregge, quindi la paura alla vista del branco di cani, almeno una decina. Il giovane ha iniziato a correre verso quel capanno, urlando ripetutamente il nome di Simona e invitandola a seguirlo. Lei, invece, terrorizzata, ha cercato probabilmente di raggiungere l’autovettura non molto distante. Dalle immagini confuse di quegli attimi pare che la ragazza sia stata prima accerchiata; quindi, aggredita appena avrebbe ripreso la fuga. Il branco composto da dodici cani maremmani e meticci è stato successivamente catturato nella zona di Monte Fiorino, l’area pic-nic di Satriano dove è morta Simona Cavallaro. I cani erano a guardia di un gregge di capre.

Secondo quanto apprende l’AGI, molti di questi cani sono sporchi di sangue e saranno alcuni rilievi scientifici a ricostruire quanto accaduto nell’aggressione di giovedì scorso. Sono stati prelevati, infatti, alcuni campioni di peli con l’obiettivo di identificare con certezza quali di questi animali abbiano partecipato all’aggressione. Un lavoro meticoloso, che arriva dopo due giorni di intense ricerche per accalappiare gli animali e mettere in sicurezza la zona solitamente usata per le gite fuoriporta. Anche per questo motivo, l’area è attualmente interdetta, dal momento che occorre capire se possano esservi altri cani in circolazione che potrebbero, eventualmente, creare ulteriori problemi. A essere finito nel registro degli indagati è il pastore 44enne, proprietario degli animali a guardia del suo gregge.
L’ipotesi dell’accusa è quella di omicidio colposo. Un atto necessario, e giunto solo nelle ultime ore dopo i necessari accertamenti su quanto accaduto. Inoltre, il medico legale dell’Università di Catanzaro, Isabella Aquila, ha avviato proprio questa mattina l’esame autoptico sul corpo di Simona Cavallaro. Le ricostruzioni di rito sono utili ai carabinieri della Compagnia di Soverato affinché si possa evitare che altri episodi possano verificarsi in futuro. Tra gli elementi da individuare, anche se quel gregge di capre con i cani a guardia potessero stare in quella zona. Intanto, la città di Soverato, dove viveva la ragazza, è attonita. Un intero paese in lutto, così come tutto il comprensorio. Il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, ha detto: “Per un dolore di questo tipo non esistono parole di conforto adeguate”, quindi ha proclamato il lutto cittadino durante il giorno in cui si terranno le esequie, mentre ieri ha vietato qualsiasi attività musicale sul territorio comunale, anche durante la notte.

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