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Uno dei due papà è malato: Tribunale di Trento presieduto da un calabrese dà ok per adozione bimbo

Sì all’adozione da parte del papà “non biologico” di un bambino di 3 anni mezzo nato grazie alla gestazione per altri. Lo ha deciso il Tribunale dei Minori di Trento accogliendo il ricorso presentato da una coppia di omosessuali per scongiurare il rischio che il piccolo resti orfano. A darne notizia è il quotidiano “il T” precisando che la sentenza risale al 21 luglio scorso e che a breve “passerà in giudicato” e “diventerà quindi definitiva”. I due papà del bambino sono stati entrambi riconosciuti come genitori del figlio nato grazie alla gestazione per altri in Canada, ma non in Italia, dove la loro battaglia legale per far registrare l’atto di nascita con la doppia paternità non ha finora portato a nessun risultato. Quando, però, il papà legale, ossia quello biologico, ha iniziato ad avere gravi problemi di salute, l’altro genitore ha deciso di rivolgersi in Tribunale per di chiedere l’adottabilità del bambino.

La richiesta avanzata dall’avvocato bolognese Michele Giarratano è stata accolta nel giro di 4 mesi dal tribunale per i minorenni di Trento, presieduto da Giuseppe Spadaro (nella foto), che ha detto sì all’adozione da parte del genitore sociale. Secondo la testata trentina, si tratta di “uno dei primi casi, se non il primo in Italia, in cui si è posto il problema del rischio morte del genitore biologico”.

Il presidente del Tribunale per i minorenni di Trento è il calabrese Giuseppe Spadaro, nato 58 anni fa a Catanzaro. Entrato in magistratura nel 1990, da luglio 2007 era a capo della sezione penale di Lamezia Terme, dove ha retto anche per un periodo l’intero tribunale. In precedenza era stato giudice minorile a Catanzaro, per nove anni. Sposato, con quattro figli di cui uno in pre-adozione, Spadaro viene descritto come un giudice molto sensibile al diritto di famiglia e alle problematiche della giustizia minorile. A Lamezia fu proprio lui ad avviare, prima esperienza nel Paese, il progetto per un ufficio di mediazione familiare all’interno del tribunale, cui le coppie dei coniugi in procinto di separazione potevano essere indirizzate dal giudice. Prima di arrivare a Trento è stato per 7 anni presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna dove è approdato nel 2013 firmando importanti sentenze in materia di stepchild adoption.

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