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Umiliata per i suoi studi a Catanzaro: si è dimesso il Dg dell’azienda sanitaria di Trento

A seguito della scomparsa, in circostanze drammatiche e tutt’ora poco chiare, della dottoressa Sara Pedri e delle numerose polemiche e denunce pubbliche di operatori sanitari dell’ospedale Santa Chiara di Trento, si è dimesso il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Trento, Pierpaolo Benetollo. Il caso è arrivato alle cronache nazionali ed all’attenzione del Ministero della Salute che ha inviato degli ispettori per vederci chiaro.

Della dottoressa Sara Pedri non si hanno più notizia dai primi giorni dello scorso mese di marzo. Un giallo che ha sollevato il velo su una presunta situazione di mobbing all’interno del reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale Santa Chiara.

Numerosi operatori sanitari in servizio hanno fatto sentire la loro voce e chiesto di essere ascoltati dalla commissione sanitaria interna per riferire di alcuni episodi che hanno portato Sara Pedri a compiere un gesto estremo, come ha raccontato anche sua sorella Emanuela che ha parlato di umiliazioni rispetto alla circostanza che Sara aveva conseguito la Laurea Specialistica in Ginecologia e Ostetricia presso Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro con indirizzo/specializzazione in Disciplina Ginecologia e Ostetricia.

La dottoressa Pedri parlava di abusi di potere perpetrati dai suoi superiori, i turni di lavoro erano massacranti, e nonostante questo veniva umiliata dicendole che avrebbe dovuto dimettersi per la sua incompetenza.

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