x

x

HomeCronacaTimbrava il cartellino all'Asp e andava via, arrestato il sindaco di Scalea-VIDEO

Timbrava il cartellino all’Asp e andava via, arrestato il sindaco di Scalea-VIDEO

Truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione della presenza in servizio. Sono i reati contestati a vario titolo dalla Guardia di finanza al sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, agli arresti domiciliari, e a tre dipendenti dell’A.S.P. di Cosenza, sospesi dal servizio. Le indagini delle fiamme gialle impegnate nell’operazione “Ghost Work”, durate alcuni mesi, hanno consentito di ricostruire “un radicato e consolidato meccanismo di illiceità che ha consentito al sindaco – nella sua qualità di dipendente dell’A.S.P. di Cosenza – con la complicità di tre suoi colleghi, di assentarsi senza alcuna giustificazione dal luogo di lavoro”.
Il primo cittadino, una volta timbrato il cartellino, lasciava l’ufficio e si dedicava allo svolgimento di “quotidiane attività di natura personale”: spesso “attestava falsamente di essersi recato in ‘missione’ per conto dell’ufficio, occupandosi, anche in questo caso, di questioni non attinenti al servizio”.
Le indagini, protrattesi per alcuni mesi, hanno consentito di svelare un radicato e consolidato meccanismo di illiceità che ha consentito al sindaco – nella sua qualità di dipendente dell’Asp di Cosenza – con la complicità di tre suoi colleghi, di assentarsi senza alcuna giustificazione dal luogo di lavoro. Infatti, lo stesso, una volta timbrato il cartellino, lasciava l’ufficio e si dedicava allo svolgimento di quotidiane attività di natura personale; sovente, il pubblico amministratore attestava falsamente di essersi recato in “missione” per conto dell’ufficio, occupandosi, anche in questo caso, di questioni non attinenti al servizio. In tal caso, le indagini hanno permesso di accertare, altresì, la complicità dei suoi colleghi, i quali, dipendenti nelle diverse sedi dell’Asp (Cosenza, Amantea, Scalea), attestavano che la missione si era svolta regolarmente, nonostante il sindaco non si fosse nemmeno mai recato presso le stesse. Le condotte criminose, accertate mediante l’installazione di telecamere all’interno degli uffici del Distretto sanitario del Tirreno di Scalea, analisi dei tabulati telefonici e monitoraggio con sistema gps, sono state ricostruite in maniera capillare, anche grazie ad un’accurata attività di pedinamento e sono state incrociate con i dati delle presenze giornaliere risultanti dalla macchina marcatempo.