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Regionali, Salvini: Condannare qualcuno per il cognome che porta è da vigliacchi

Catanzaro – Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato in Calabria per un tour elettorale. “Condannare qualcuno per il cognome che porta è da vigliacchi. Perché se c’è un ragazzo di 20 anni con uno zio che ha sbagliato ed è in galera, che vuole lavorare e mettersi a disposizione della sua terra, chi sono quelli di sinistra per dire no, tu non puoi. È veramente una roba di bassissimo livello”. Lo ha detto Matteo Salvini a Catanzaro rispondendo alle domande dei giornalisti sulle polemiche scatenate dalla presenza in lista di persone imparentate con personaggi legati alla ‘ndrangheta.

Parlando poi in un’iniziativa elettorale sempre a Catanzaro per la presentazione dei candidati impegnati alle regionali calabresi ha dichiarato: “Se a sinistra non hanno argomenti per attaccare la Lega e si appigliano sui consuoceri, penso che da quella parte ci siano piccole persone. Siamo, invece, orgogliosi di aprire le porte a sindaci, cittadini, associazioni che vogliono ribellarsi a un certo passato e riorganizzare il futuro. Non guardiamo ai sondaggi, altrimenti si corre il rischio di sedersi, visto che vinceremo non con venti, ma trenta punti di scarto”.

“Personalmente – ha aggiunto Salvini – querelerò qualche fesso che ha scritto che chi vota Lega vota la ‘ndrangheta perché laddove c’è la ‘ndrangheta partono i calci nel sedere. È squallido che qualcuno, e penso anche a qualche giornalista, attacchi nipoti, figli, consuoceri come se i calabresi fossero tutti legati alle cosche. Se c’è qualcuno che ha sbagliato ed è in galera è giusto che sia in galera ma non si può fare carico al figlio, al nipote e ad un parente degli errori di altri”.

“Ai miei candidati- ha proseguito – dico che mettervi in gioco vi fa onore. Dobbiamo pensare, in primis, a una sanità per tutti, affinché chiunque possa essere curato e salvato in questa terra. I dieci anni del commissariamento non hanno risolto i problemi, bisogna dire basta a gente incompetente e ignorante mandata da lontano”.

“Farò di tutto – ha concluso Salvini – affinché, all’interno della squadra guidata da Roberto Occhiuto, la Lega prenda un voto in più rispetto agli altri. Ci sono 1200 città al voto e, per non fare un torto a nessuno, ho pensato di chiudere la campagna elettorale proprio in Calabria, perché mi piace fare le cose fino in fondo”.