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Reggio Calabria, le Associazioni Antiracket e Antiusura incontrano le Organizzazioni delle imprese

Reggio Calabria – Nel corso di un incontro, organizzato presso la Camera di Commercio di Reggio Calabria, dalla Rete di Associazioni Antiracket e Antiusura operanti in Calabria, con le Associazioni di categoria Coldiretti, Confcommercio, Confartigianato, Ance e CNA di Reggio Calabria, sui temi del contrasto al racket e all’usura, i referenti del progetto “Mani Libere in Calabria” Maria Teresa Morano e Salvatore Auddino hanno illustrato agli intervenuti i contenuti dello stesso progetto.

L’arch. Maria Teresa Morano ha illustrato le attività ed i servizi che, grazie al progetto “Mani Libere” sostenuto dal Ministro dell’Interno attraverso il PON Legalità, possono essere offerti agli imprenditori vittime di estorsione e usura attraverso gli sportelli territoriali di Lamezia Terme, Polistena, Cosenza, oltre allo sportello ambulante attivo su tutto il territorio calabrese. L’iniziativa permette di garantire supporto professionale gratuito, dalla fase della denuncia e fino all’accesso al Fondo di Solidarietà. Un sostegno a disposizione, anche, di tutti gli iscritti alle Associazioni di Categoria e raggiungibile attraverso il numero telefonico 329 05 66 908 e l’indirizzo mail richiesteaiuto@manilibere.org.
“Fare rete – l’esortazione della Morano – per fronteggiare le insidie della criminalità organizzata in un territorio difficile come questo”. E’ il senso dell’incontro da lei fortemente voluto, che segna l’inizio di un percorso di lavoro sinergico con i rappresentanti del tessuto economico e produttivo dell’area metropolitana.

Soddisfazione da parte del Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana che oltre a portare i saluti ha sottolineato l’importanza del progetto riconoscendo allo stesso “valori importanti da portare avanti per dare un segnale forte al territorio”. “E’ nelle intenzioni e nella sensibilità delle associazioni di categoria – ha sostenuto – stare accanto agli imprenditori vittime. Il momento è opportuno, il territorio è propositivo e l’interlocuzione con le Forze dell’Ordine è fattiva: si può agire insieme”.
Ampio e unanime il sostegno da parte di Nino Maisano di Coldiretti, di Gianni Laganà per la CNA e di Rocco Leotta per Confartigianato, che hanno esposto la propria volontà di collaborare “senza bandiere” per rendere più efficace la possibilità di contrasto all’illegalità.
“Abbracciamo a 360° il lavoro delle organizzazioni antiracket e antiusura per favorire una cultura d’impresa che agisca nel rispetto della legalità” ha detto il direttore di Confcommercio Fabio Giubilo.
Massima disponibilità anche dai rappresentanti di Coldiretti, voce di una categoria particolarmente vulnerabile che risente delle infiltrazioni criminali nella filiera agroalimentare.
Lavorare insieme per la diffusione delle iniziative di sensibilizzazione e responsabilizzazione delle imprese associate sui temi della legalità, della giustizia, delle politiche attive tese a prevenire e a contrastare il racket e l’usura, è la proposta dell’architetto Michele Laganà Presidente di Ance Reggio Calabria. “Darci una missione territoriale per agire sulle coscienze e sulla mentalità, fare squadra nella società civile e creare uno spazio di economia pulita. Deve essere una battaglia di sensibilizzazione senza tregua”.
L’incontro apre la strada ad un percorso in cui più forze si concentrano su un obiettivo comune, segnando l’avvio di un lavoro strutturato che ha l’ambizione di agire in maniera proficua e operativa nell’ambito del contrasto al racket e all’usura, puntando sulla prevenzione e la denuncia, e incrementando il rapporto tra istituzioni e associazioni “per non perdere l’occasione di aprire spiragli di luce e legalità in un periodo storico favorevole”.

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