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Pestaggio di Davide Ferrerio a Crotone, Gup condanna Nicolò Passalacqua a 20 anni e 4 mesi di reclusione

Crotone – Il Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Crotone, Elvezia Cordasco ha condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione Nicolò Passalacqua, il 23enne accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi per l’aggressione a Davide Ferrerio avvenuta a Crotone l’11 agosto 2022. Il 21enne bolognese da quella data è in coma irreversibile e si trova ricoverato in una struttura di Bologna.

Nel corso dell’udienza odierna il pm Pasquale Festa aveva chiesto la condanna a 20 anni – già scontati di un terzo per effetto del rito abbreviato – nei confronti di Passalacqua. La richiesta era arrivata a conclusione della requisitoria nel processo. Al contrario, la difesa aveva chiesto la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni gravissime. Oltre alla sentenza di condanna di Passalacqua, il giudice Cordasco ha emesso un’ordinanza di rinvio a giudizio per altri due imputati: Anna Perugino e il suo compagno Andrej Gajtu, accusati di concorso anomalo in tentato omicidio. La Perugino è la madre della ragazzina, all’epoca ancora minorenne, al centro della vicenda poi degenerata nel pestaggio di Ferrerio scambiato per un’altra persona. Perugino e Gajtu compariranno il 15 giugno prossimo davanti al Tribunale di Crotone. Gabriele Bordoni, uno dei legali che assiste la famiglia Ferrerio, ha chiesto un risarcimento da un milione e 200mila euro per il giovane finito in coma e 300mila euro per i genitori e il fratello. Risarcimento che è stato accolto in toto dal giudice. Quest’ultimo ha stabilito che il danno integrale dovrà essere liquidato con effetto immediato.
“Lo Stato ha risposto, non ci ha lasciato da soli”. Così la madre di Davide Ferrerio, Giusy Orlando, dopo la sentenza. “Un po’ di giustizia è stata fatta – ha aggiunto -. Il dolore è talmente lancinante, disumano, assurdo che non riesco a pensare ad altro perché non c’è niente. C’è semplicemente un ragazzo, un principe perché era il nostro principino, a cui è stata tolta la vita inutilmente. Adesso ci sarà il processo alla mandante ed al suo compagno. Spero che anche loro vengano condannati a una pena esemplare”.

“Ci aspettiamo giustizia – aveva detto l’avvocato Salvatore Iannone – perché il fatto è grave ed è giusto che Passalacqua paghi per quello che ha commesso, ma che Passalacqua non sia il capro espiatorio di qualcosa che non dovrebbe accadere nella nostra civiltà. Ritengo la richiesta del pm esagerata perché, di fronte alla contestazione del reato di tentato omicidio, siamo ad una pena finale di 20 anni in abbreviato che non pare essere una pena congrua né possa essere percepita giusta da chi ha commesso il fatto. La pena per essere socializzante deve essere percepita giusta”.

Ci sono stati anche momenti di tensione prima dell’inizio dell’udienza. All’esterno del Tribunale di Crotone si sono infatti incrociati i familiari di Ferrerio e dell’imputato che hanno iniziato ad insultarsi reciprocamente. Dall’insulto si è passati alle minacce tanto che i genitori e il fratello di Davide Ferrerio hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. “Sono stato minacciato di morte – ha raccontato Alessandro Ferrerio, fratello di Davide – per cui abbiamo chiesto l’intervento di polizia ed anche una scorta perché vorremmo poter tornare a Bologna sani e salvi”. L’avvocato Fabrizio Gallo, che rappresenta il papà di Davide, ha annunciato che formalizzeranno una denuncia per minacce ribadendo la richiesta di ottenere una scorta per tutelare la loro incolumità.

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