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Migranti, Meloni alla Camera: ‘Non lasciamo morire i bambini’. Le opposizioni esprimono forti critiche

L’Aula della Camera approva la risoluzione di maggioranza relativa alle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul prossimo Consiglio europeo. Approvata anche una parte della risoluzione del Terzo Polo, su cui sono arrivati anche i voti della maggioranza considerato il parere favorevole del governo. Respinti, invece, tutti gli altri testi presentati dalle opposizioni. Su richiesta di Stefano Candiani (Lega), il testo verrà trasmesso dalla Camera al Parlamento europeo ed alla Commissione europea.

“Risponderò prevalentemente alle cose che non condivido – ha detto Meloni nell’Aula della Camera durante il dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue – cercando di guadagnare tempo perché siamo impegnati al Quirinale sempre in vista del Consiglio Europeo, ma sono molte le questioni che non condivido: dico di più, ho sentito una grande quantità di cose false e la considero una buona notizia” perché “quando c’è bisogno di dire cose che non sono vere evidentemente non si ha molto da dire su quello che vero è. Partiamo dal tema dell’immigrazione, il tema principalmente attenzionato. In ben due interventi dell’opposizione si dice che io ho detto che Cutro è una disgrazia e invece è una tragedia. Avviare una polemica su una cosa che ho ampiamente detto è francamente bizzarra”. La premier ha ricordato che nel suo discorso di ieri in Senato ha usato sia il termine “disgrazia” sia “tragedia”, parlando del naufragio di migranti.

“Dal 2013 al 2023 secondo i dati Unhcr – ha ricordato Meloni – nel Mediterraneo sono morte complessivamente 25.692 persone: sappiamo che il rischio che qualcosa vada storto è insito nelle partenze in sé e infatti è accaduto con tutti i governi. Sono andata a guardare quale era la percentuale di quanti non si è riusciti a salvare rispetto alle partenze e i dati di questo governo sono i più bassi. Noi siamo quelli che in rapporto agli sbarchi sono riusciti potenzialmente a salvare più persone. I dati smontano una certa propaganda. Raccontare al cospetto del mondo, di fronte a questo enorme sforzo, che invece lasciamo bambini morire nel Mediterraneo è una calunnia non solo del governo ma nei confronti dello Stato italiano, degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine, del nostro intero sistema. O volete dire che ci sono uomini delle forze dell’ordine che non vogliono salvare i bambini per indicazioni del governo?. Siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro a volte fuori dai confini nazionali. Ho sempre configurato il blocco navale – ha proseguito – come proposta europea in collaborazione con l’autorità libica. Pensate di sapere meglio di me cosa dico e cosa penso? Gli atti lo confermeranno. Io lavoro per un obiettivo di questo tipo, per una missione europea che blocchi le partenze in collaborazione con autorità africane, quindi anche libiche, e con una cooperazione che porti sviluppo”.

“Abbiamo già risposto mille volte, se si continuano a dire cose false è difficile. Scusate colleghi, cerchiamo di essere all’altezza del compito. Ho sentito dire, mi pare da Bonelli, che abbiamo negato che Frontex avesse fatto una segnalazione sulla presenza dei migranti. Non l’abbiamo mai negato, il governo ha detto che la segnalazione di Frontex era di polizia, della presenza della nave ma non della situazione di difficoltà. È la vostra versione che non torna, non la nostra. Spero si possa andare avanti per cercare insieme delle soluzioni. Il regolamento di Dublino va rivisto – dice ancora Meloni – ma continuo a segnalare sommessamente che non è una soluzione per l’Italia. Immagino che sappiate che si riferisce a chi ha ragionevolmente la possibilità di avere una protezione internazionale, ma la percentuale che arriva da noi è una minoranza. Anche quando dovessimo arrivare ad ottenere di più su Dublino il tema del 70-80% di chi arriva da noi e rimane senza risposte e soluzioni rimane”.
Sul tema migranti è arrivato l’attacco del Pd, con la deputata Roggiani che in Aula accusa la presidente del Consiglio di aver “rivolto una domanda crudele” ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime del naufragio di Cutro. Affondo anche del Verde Bonelli, che riprende la premier durante l’intervento sulla siccità: “Cosa c’è da ridere?”. Quindi il faccia a faccia con il leader del M5S Giuseppe Conte, ieri oggetto di una stoccata da parte di Meloni. La premier ha poi lasciato l’Aula della Camera, diretta al Quirinale per il tradizionale pranzo con il Capo dello Stato che precede ogni Consiglio europeo.