L’Inter è ufficialmente Campione d’Italia, con 5 giornate d’anticipo: 20esimo scudetto per i nerazzurri e, dunque, seconda stella sullo stemma. La matematica certezza arriva nel modo migliore, vincendo il derby contro i cugini del Milan. A detta di molti interisti, questo è “lo scudetto più bello di tutti”: oltre alla festa davanti gli eterni rivali, infatti, ci sono tanti fattori per cui il tifoso nerazzurro ha modo di essere euforico: uno su tutti arrivare alla tanta agognata seconda stella prima dei rossoneri (alla vigilia del campionato entrambe erano infatti a quota 19 scudetti, ndr).
A sbloccare questo tesissimo derby ci pensa un ex della sfida: minuto 18, calcio d’angolo di Dimarco, spizzata di Pavard e colpo di testa vincente di Acerbi. Il secondo tempo, inizia nel peggiore dei modi per i rossoneri: dopo 4 minuti, infatti, Thuram pesca il jolly da fuori area e fa 0-2. Lo scudetto si avvicina, San Siro (lato nerazzurro) inizia a festeggiare. Prima della festa finale, però si deve soffrire perché, al minuto 80, Tomori trova la rete dell’1-2: inizia ad aleggiare un po’ di tensione, la paura di un pareggio che potrebbe rinviare la festa inizia a tormentare i tanti nerazzurri presenti allo stadio e davanti la tv. Salgono i nervi anche in campo, mega rissa che vede Theo Hernandez e Dumfries protagonisti: espulsi entrambi. Il terzo cartellino rosso della gara se lo becca il capitano rossonero, Calabria, reo di colpire con un pugno Frattesi. Poi il triplice fischio, la festa può ufficialmente iniziare.
Nonostante il brutto tempo, i tifosi si precipitano per le strade di Milano, in attesa di poter festeggiare anche con i propri beniamini, arrivati in piazza Duomo nella notte. E’ festa per i tanti interisti sparsi per tutta Italia, dal Nord al Sud, anche in Calabria. Bandiere, striscioni, fumogeni, cori e fuochi d’artificio hanno accompagnato la festa nerazzurra per tutta la notte: la seconda stella è finalmente realtà.
Giuseppe Notarianni
