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La segreteria provinciale PD di Catanzaro chiede lumi alla Regione sul POR 2021/2027

Catanzaro – “Dopo i chiassosi eventi che hanno lanciato il dialogo tra Regione Calabria e partenariato economico sociale, nei giorni del 29 e del 30 luglio presso la gremita e promettente Sala verde della Cittadella regionale, si registra, a più di un mese di distanza, un silenzio davvero assordante”.
La denuncia arriva dalla segreteria provinciale PD di Catanzaro.
“Eh si- specificano i dem – perché cosa abbia in mente il nuovo Dirigente generale della Programmazione unitaria per la prossima programmazione regionale, il Por 2021/2027, non è dato sapere. Nessuna riunione successiva, nessuna convocazione operativa nei confronti del partenariato economico sociale, nulla che faccia comprendere dove andrà la Regione Calabria con il programma 21/27 ed il 2021 è già alle porte. E non si pensi che ci sia molto tempo per avviare e realizzare tutte le procedure richiesta dall’Europa per giungere all’operatività del nuovo programma. Niente affatto! La progettazione e la redazione di un programma richiedono passaggi complessi, una fase di co-progettazione lunga e serrata e una serie di procedure articolate e difficili. Ci chiediamo come sia possibile non s’impari mai dagli errori del passato! E questa amministrazione, targata centro destra, ha avuto tutto il tempo per organizzarsi in tal senso, tutto il tempo per costruire percorsi e step”.
Secondo il PD Catanzarese “Sarebbe interessante conoscere, per esempio, quali siano le risultanze delle riunioni comprese nelle giornate di luglio del mega evento Il futuro è Calabria, che hanno registrato l’assicurazione da parte di tutto il gotha governativo, capeggiato naturalmente dalla Presidente, che i tempi sarebbero stati rispettati e che il Dipartimento deputato alla redazione del nuovo programma operativo regionale fosse già all’opera sui nuovi asset e sui c.d. temi unificanti, proposti dall’Italia alla Commissione europea: lavoro di qualità; territorio e risorse naturali per le generazioni future; omogeneità e qualità dei servizi per i cittadini; cultura veicolo di coesione economica e sociale. A noi purtroppo pare proprio di no! Non ci pare, infatti, che il dibattito sia aperto, la discussione intavolata e gli Uffici al lavoro, a meno che il governo regionale non pensi ad un programma operativo calato dall’alto del 10° piano senza l’interlocuzione con i soggetti preposti alla co-progettazione. Ma certamente al decimo sanno che la Commissione non sarebbe affatto d’accordo, il Codice di condotta europeo non lo consentirebbe mai, richiede interlocuzioni costanti e momenti di confronto che non possono certo ridursi all’enunciazione di principi e buoni propositi”
“L’amministrazione seria dei processi è altra cosa e – conclude la segreteria provinciale PD – ci piacerebbe proprio capire le intenzioni della Presidente, le azioni messe in campo, gli indirizzi da cui discenderà il futuro (che la Presidente ci ha assicurato sarà brillante) della nostra terra di Calabria”.