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La nuova Reggina: come sta andando la stagione finora

Ricominciare non è mai semplice, nonostante il mito sia foriero di ottimismo. Reggio è rinata dalle ceneri, La Fenice sta provando a rialzare la testa, eppure la stagione amaranto vissuta finora non ha entusiasmato sul piano dei risultati sportivi, tantomeno su quello del collettivo. “Il malcontento per essere passati dal sognare la Serie A ad essere lontani dalla vetta nel massimo campionato dilettantistico è tangibile”, ha dichiarato recentemente il patron Minniti. L’Araba, lontanissima dal  primo posto di stampo trapanese, prova a blindare almeno un piazzamento playoff, utile quanto effimero per sperare nella buona sorte toccata alla Casertana nell’ultimo torneo dilettantistico. Un torneo che al di là del blasone, sa essere, nonostante tutto, un appiglio prezioso per chi ama i colori della propria città. Esserci ed esistere, questo è l’importante. Sostenere, poi, è doveroso. Nonostante la Serie D sia un campionato che ha meno ridondanza da un punto di vista mediatico, ci sono diverse modalità per seguire il campionato della Reggina, tra cui siti di betting che, eccezionalmente, consentono di utilizzare bonus di benvenuto per scommettere su alcune partite della Serie D, cosa che invece accade sistematicamente per Serie A e Serie B. In particolare, qualora siano previste delle quote per le partite della quarta serie italiana, spesso esse ricadono sui match proprio della Reggina, in quanto squadra di un certo risalto in quel campionato, per storia e recente passato.

Quello che adesso conta di più, quindi, è il presente amaranto. Stabilmente in zona playoff, con un margine di punti sulla sesta che attualmente garantisce la partecipazione agli spareggi, la squadra di Trocini tenta di trovare un equilibrio in mezzo al campo, ancora precario, considerando le prestazioni sportive del collettivo, con alcuni singoli al di sotto delle aspettative. Barillà, Salandria e Mungo avrebbero dovuto stabilizzare la mediana amaranto, ma l’imprevedibilità delle cose ha restituito un’altra verità. Mungo, viaggia molto spesso a corrente alternata. Salandria non riesce ad incidere come potrebbe. Rosseti prosegue sulla scia degli infortuni. Di Renelus si parla benissimo, ma è ancora inutilizzato (per lui tempi di recupero ormai prossimi). Pellegrino rasserena l’ambiente: “Vorrei ricordare che adesso è pronto a rientrare Rosseti e dopo di lui Renelus”. E allora la stagione della nuova Reggina si affida inevitabilmente alle speranze del calciomercato di gennaio ormai concluso.

Svanita l’opportunità di Trocini Valerio Labriola, che ha opportunamente scelto di restare in C con il Brindisi, nonostante la classifica deficitaria dei pugliesi, restano aperte le trattative per Caravaca dal Sorrento, giovane centrocampista della cantera blaugrana del Barcellona, e per l’ex Chievo Mbaye. Due profili decisamente interessanti, nonostante il club sembrerebbe intenzionato per ovvi motivi ad arrivare all’Under. Caracava, centrocampista classe 2004, è un un giovane di qualità che agisce in mediana: il Sorrento vorrebbe cederlo in prestito fino a giugno, Pellegrino insiste per la cessione definitiva. L’atleta potrebbe arrivare proprio mentre scriviamo, sono ore decisive. Archiviata anche la questione Gagliolo, direzione Ascoli. Per quanto riguarda il reparto offensivo, non arriverà un attaccante centrale. Si riparte allora con il 4-3-3 di mister Trocini, dopo aver archiviato il 3-5-2 di inizio stagione, con gli occhi puntati soprattutto al prossimo torneo di Serie D.“Bisogna essere equilibrati”, ha dichiarato recentemente Pellegrino “costruire, programmare per il futuro pensando che il prossimo campionato dobbiamo vincerlo e in questo arrivare dietro quelle tre davanti che non si fermano mai”. Archiviato ormai il caso Bandecchi e digerita, seppur parzialmente, la prima sconfitta esterna per la Fenice, il collettivo amaranto dovrà essere bravo a trovare gli stimoli giusti per coltivare una mentalità vincente e un modulo di gioco in chiave futura. “Certamente è un’annata complicata”, ha dichiarato Trocini nel pre-Siracusa “ho vissuto situazioni senza precedenti con una piazza con grandi ambizioni. Sì, forse sotto questo aspetto sono cresciuto anche io, questo mi dà anche orgoglio”. L’orgoglio che servirà alla nuova Reggina per tornare prestissimo nel calcio che conta.