Hanno attraversato il Mediterraneo dalla Tunisia con la speranza di poter offrire al loro bimbo, di appena 8 mesi e affetto da una malformazione cardiaca, cure e assistenza adeguate. Dopo due giorni di viaggio su un barcone insieme ad altre 50 persone, lo sbarco a Lampedusa e poi il trasferimento presso il centro di prima accoglienza di Crotone, per il piccolo e’ stato disposto, in un primo momento, il ricovero presso l’ospedale della città calabrese e, successivamente, presso la Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Monaldi di Napoli (nella foto sotto) dove è stato operato, per una tetralogia di Fallot, dall’equipe del dottor Guido Oppido.
La mamma, scappata in Tunisia dalla Costa d’Avorio dopo la morte del padre e per evitare un matrimonio combinato che non voleva, ha appena 18 anni e, in Tunisia, ha incontrato il marito, anche lui Ivoriano, di 19 anni. Dopo la nascita del piccolo e dopo aver avuto la diagnosi che il figlio era affetto da una delicata malformazione cardiaca i due hanno deciso di rischiare la sorte su un barcone nella speranza di garantirgli una aspettativa di vita normale.
“Voglio ringraziare la Croce Rossa che sta seguendo la situazione e che ha consentito anche al padre di venire a Napoli da Crotone. L’ospedale non è un luogo dove si cura la sola malattia, ma deve essere un luogo dove si accolgono i pazienti e si seguono nel tempo”.
(foto di archivio)
In barcone dalla Tunisia passando per Crotone per curare il figlio cardiopatico
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