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Il turismo in Calabria secondo Roberto Occhiuto

Intervista al governatore della Calabria sui temi del turismo toccando tutti gli argomenti in auge in questo periodo su quello che è stato fatto e su quello che si dovrà fare per portare turisti in regione. L’intervista è stata realizzata dal giornalista Luigi Grandinetti conduttore insieme a Paolo Giura della trasmissione televisiva “La Mappa dei Piaceri”.

Presidente, il 2 Aprile si sono conclusi gli stati generali del turismo ci riepiloga i benefici da parte della regione dalle relazioni degli imprenditori e operatori turistici?
“È andata molto bene perché gli operatori turistici hanno partecipato e lo hanno fatto da protagonisti, lo sviluppo turistico non si fa senza gli operatori turistici e noi abbiamo un patrimonio straordinario per l’industria del turismo che ci ha dato il Signore, sono i paesaggi della Calabria, il mare, le montagne, i borghi e poi però abbiamo anche quello che l’uomo ha costruito, un patrimonio culturale sconosciuto. Credo che il livello stia pian piano migliorando e ho fiducia nello sviluppo turistico, gli operatori devono avere la capacità di costruire dei pacchetti turistici da integrare con l’offerta, devono essere al livello degli operatori turistici che hanno consentito lo sviluppo di altre regione, noi, come governo regionale, dobbiamo metterli a proprio agio dobbiamo metterli in condizioni di lavorare con serenità.

Avete parlato di un piano triennale da mettere in campo per il turismo quali sono i punti di forza?
La mia idea è quella di riuscire a promuovere un racconto della Calabria del turismo possibile che non sia legato soltanto ai paesaggi della Calabria che molti conoscono in fondo, perché abbiamo altre realtà, abbiamo i segni degli uomini che per millenni hanno lasciato delle tracce. Non è possibile che non venga rivalutato un personaggio come Pitagora conosciuto anche dai bambini o ad esempio, ho in testa il turismo ebraico, noi abbiamo centinaia di giudecche, il primo libro ebraico degli ebrei è stato stampato in Calabria ecco vorrei un turismo che va anche alla ricerca del suo passato vorrei investire su questo.

A proposito del ruolo che dovrà avere anche la Film Commission sul turismo ma non sarebbe bastato il dipartimento regionale dedicato al turismo a supportare ruoli operativi e non?
Tutte le regioni hanno sviluppato per il turismo una agenzia regionale. Senza voler attrezzare un nuovo carrozzone abbiamo pensato che Film Commission potesse supportare anche questo ruolo , di traino e veicolazione per l’impostazione turistica in regione.

Il PIL su questo settore vale il 14% in Calabria ci sono possibilità di migliorarlo ed in quanto tempo?
Sicuramente possibilità di incremento della parte di PIL prodotto dal turismo c’è, dovremmo puntare anche a un turismo “alto spendente” noi abbiamo 800 km di coste però dobbiamo sistemare la portualità che non è al livello delle altre regioni. Io mi sono insediato e ho trovato una società aeroportuale che stava fallendo, bisogna bisogna puntare su nuovi target turistici, però bisogna essere onesti non possiamo migliorare l’apporto al PIL soltanto con il turismo ma abbiamo bisogno di supporto come il manifatturiero, i servizi in agricoltura, le infrastrutture, una regione che è ricca solo per il turismo non può esserci. Il turismo può essere uno dei settori economici più importanti ma serve anche il resto.

Uno dei tentativi importanti per migliorare il turismo in regione è destagionalizzare ma a quanto pare questo termine è ormai in disuso?
Purtroppo si pensa alla Calabria soltanto come sole e mare ma finito questo abbiamo altro. Dobbiamo investire per far conoscere la regione al di fuori dei limiti regionali per far capire che la Calabria non è solo cronaca nera ma tutto il resto in questo modo si potrebbero portare ulteriori flussi turistici 365 giorni all’anno.

Ha definito lo stand della Calabria uno dei piu’ belli della BIT di Milano, ci porterà qualche turista in più secondo lei questo aspetto ?
Ho riconosciuto che la Calabria avesse uno degli stand più belli, però ho girato un po’ nella Bit ed ho notato attività frenetica negli altri, cioè gente seduta a tavolino che stava contrattando con tour operator, mancava questo tipo di attività nel nostro spazio, importante per chi si occupa di turismo.

Turismo vuol dire anche mare pulito state lavorando sulla depurazione ma non crede che basti una normale manutenzione degli stessi impianti per avere benefici, possibile che debba intervenire sempre la magistratura?
Io di questo problema me ne sto occupando da Novembre. Quando non ero presidente mi lamentavo del fatto che ci si occupasse di mare pulito solo a ridosso della stagione estiva. Ho individuato un tratto tra i più inquinati che va da Tortora a Nicotera e lì ho fatto un progetto sperimentale che consiste nello smaltimento dei fanghi da parte della regione, a spese della regione, in danno dei comuni e delle società che gestiscono i depuratori, perché ho visto che la Puglia, dati Ispra, smaltisce 300.000 tonnellate all’anno di fanghi l’anno, la Calabria ne smaltisce 35.000 quindi vuol dire che l’80% di questi fanghi finiscono a mare. Poi bisogna fare un controllo adeguato dei fiumi e torrenti e anche su questo bisogna fare un buon investimento.