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martedƬ, 23 Aprile, 2024
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GdF Trento: smantellata organizzazione internazionale dedita al riciclaggio di denaro da narcotraffico

Nella mattinata odierna, Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trento – coadiuvati da personale dello S.C.I.C.O. e da numerosi Reparti territoriali del Corpo sul territorio nazionale, insieme alla squadra di polizia giudiziaria della Procura Distrettuale di Trento con lā€™ausilio di funzionari dellā€™Agenzia EUROPOL – nellā€™ambito dā€™indagini delegate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Trento con lā€™applicazione di un sostituto procuratore della Direzionale Nazionale Antimafia e Anti-terrorismo, in sinergia con il rappresentante italiano di EUROJUST, in materia di riciclaggio internazionale, hanno dato esecuzione ad unā€™Ordinanza che ha disposto lā€™applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di nr. 42 soggetti, di cui nr. 5 allā€™estero (Colombia e Spagna) ed il sequestro di oltre 18,5 milioni di euro. Il procedimento, a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trento, su richiesta della locale Procura Distrettuale della Repubblica, ĆØ stato emesso sulla base delle risultanze investigative emerse al termine di unā€™articolata e complessa attivitĆ  dā€™indagine condotta dalle Fiamme Gialle del capoluogo trentino. Complessivamente, lā€™indagine vede il coinvolgimento di 47 soggetti, di cui 26 di nazionalitĆ  estera (Colombia, Marocco, Albania e Siria), ritenuti a vario titolo, salvo il principio di presunzione di innocenza, responsabili di aver partecipato o concorso ad unā€™articolata associazione per delinquere a carattere transazionale dedita al riciclaggio di denaro derivante dal traffico internazionale di sostanze stupefacente in favore dai cartelli sud americani. Le investigazioni, specificamente svolte dal G.I.C.O. del Nucleo Polizia EconomicoFinanziaria della Guardia di Finanza di Trento, sotto la direzione dellā€™A.G. trentina, traggono origine dallā€™attivazione di unā€˜operazione speciale ex. art. 9 della L. 146/2006, nel corso della quale ĆØ stato impiegato un agente undercover, allo scopo di infiltrarsi allā€™interno della fitta rete di broker internazionali serventi i cartelli sud americani che ā€“ nel quadro di un accordo illecito preesistente che coinvolgeva i rappresentati della criminalitĆ  organizzata siciliana, calabrese e altre strutture criminali organizzate, grazie ad una ramificata rete di collaboratori e facilitatori ā€“ erano dediti al riciclaggio internazionale dei proventi derivanti dal traffico di sostanze stupefacenti sul territorio nazionale.

Lā€™attivitĆ  investigativa ĆØ stata avviata nel 2019 e si ĆØ avvalsa degli strumenti di cooperazione internazionale giudiziaria di 27 paesi esteri (tra i quali gli Stati Uniti, la Francia, la Germania, la Spagna e la Colombia) e dei canali di cooperazione internazionale di polizia, attivati sia per il tramite di personale della Homeland Security Investigations, sia attraverso lā€™attivitĆ  degli Esperti e degli Ufficiali di Collegamento allā€™ā€™estero della Guardia di Finanza, sia dellā€™Ufficio E.F.E.C.C. (European Financial and Economic Crime Centre) di EUROPOL. Il rappresentante italiano di EUROJUST ha lavorato in sinergia con la Procura della Repubblica di Trento, coordinando e collegando attivitĆ  investigative con altre Procure europee, ottenendo lā€™acquisizione del cripto chat Sky ECC e Encrochat, utilizzate dalle persone sottoposte ad indagini per la messaggistica relativa ai prelevamenti di denaro contante (c.d. ā€œmoney pick upā€). Importante collaborazione ĆØ stata realizzata attraverso sinergie investigative con Pubblici Ministeri della Procura di BogotĆ” (Fiscalia General de la Nacion della Repubblica Colombiana) e di Pubblici Ministeri di Miami (Assistant United States Attorneyā€™s). Lā€™organizzazione per delinquere transazionale era suddivisa in 3 livelli organizzativi ed inquadrata in un network criminale operativo a livello mondiale dedito al riciclaggio internazionale e servente il traffico intercontinentale di cocaina dei cartelli sud americani. Nel corso delle investigazioni ĆØ emerso che i clan colombiani e messicani, che cedevano a credito sostanze stupefacenti alle organizzazioni criminali nazionali, per far fronte alla necessitĆ  di far rientrare in Sud America il prezzo dello stupefacente, si avvalevano di una specifica ā€œrete di brokerā€ internazionali allo scopo di riciclare il denaro e convertirlo sotto forma di beni e servizi. La metodologia di riciclaggio scoperta puĆ² essere sintetizzata nelle seguenti fasi: i ā€œcartelli sud-americaniā€ cedevano a credito partite di cocaina a sodalizi criminali operanti in Italia, i quali, dopo lā€™attivitĆ  di spaccio, incassavano denaro contante che veniva successivamente consegnato ai ā€œmoney collectorsā€ (detti anche ā€œcorrieriā€); questi ultimi, tramite una cosiddetta operazione di ā€œmoney pick upā€ trasferivano, a loro volta, le somme ai ā€œmoney muleā€ (detti anche ā€œprelevatoriā€); il denaro, dopo il deposito su dei conti correnti, veniva bonificato (in dollari) a favore di aziende, precedentemente individuate dalla ā€œreteā€ di supporto dei cartelli, dislocate in diversi paesi del mondo, tra i quali Stati Uniti, Cina, Hong Kong e Turchia, operanti nel settore della commercializzazione di prodotti elettronici (specie di telefonia) e beni di lusso (orologi etc.); dette societĆ  procedevano quindi alla spedizione dei prodotti verso i clienti sud americani, i quali pagavano (in pesos) il prezzo dei prodotti direttamente alla ā€œrete dei brokerā€ di supporto ai cartelli colombiani, cosƬ permettendo a questi ultimi, con la consegna delle somme alle consorterie criminali, di ottenere il denaro, oramai ripulito, in moneta locale.

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La peculiaritĆ  delle indagini ĆØ consistita nellā€™aver fatto ricorso alla normativa delle indagini sotto copertura con un agente undercover della Guardia di Finanza, il quale, piuttosto che intervenire sui movimenti delle sostanze stupefacenti, ĆØ intervenuto sui movimenti del denaro, svelando lā€™attivitĆ  di riciclaggio dei proventi del narcotraffico. Sono stati monitorati 42 episodi di raccolta di denaro (operazioni di ā€œmoney pick upā€), per un totale di circa 18,5 milioni di euro, avvenuti, previ accordi su sistemi di messaggistica criptati, su tutto il territorio nazionale, spesso in localitĆ  poco frequentate per non destare sospetti. Lā€™esecuzione del provvedimento dellā€™AutoritĆ  Giudiziaria ā€“ avvenuta nelle province di Bologna, Brescia, Firenze, Matera, Milano, Napoli, Perugia, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rieti, Roma e Torino, nonchĆ©, grazie al supporto dellā€™organo di cooperazione giudiziario europeo EUROJUST e lā€™ausilio di funzionari dellā€™Agenzia EUROPOL, anche in Colombia e Spagna ā€“ ha consentito di sottoporre a sequestro saldi attivi dei conti correnti, beni immobili ed automobili. Gli esiti dellā€™odierna indagine testimoniano, ancora una volta, lā€™efficacia delle sinergie investigative poste in essere dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica di Trento, a contrasto dei piĆ¹ insidiosi e complessi fenomeni di riciclaggio internazionale dei proventi illeciti generati dalle organizzazioni criminali. A memoria dellā€™insegnamento di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di seguire i movimenti del denaro per sconfiggere il crimine organizzato, lā€™esecuzione delle misure avviene a pochi giorni di distanza dallā€™anniversario della strage di Capaci. Si osserva come sia stato importante il ruolo della Direzione Nazionale Antimafia che, oltre allā€™applicazione di un suo magistrato, ha provveduto al coordinamento dellā€™attivitĆ  investigativa della Direzione Distrettuale della Procura di Trento con le altre Procure Distrettuali interessate, ivi comprese quelle che oggi operano contestualmente con questo Ufficio, per lā€™esecuzione di altre misure cautelari. In osservanza delle disposizioni del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 188 si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda, sarĆ  definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. La diffusione del presente comunicato stampa ĆØ stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Trento in ottemperanza alle disposizioni di cui al D.Lgs n. 188/2021.

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