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E’ scontro nei 5 Stelle: Morra attacca su cugino boss di Aiello che replica” Prova scorrettamente a delegittimarmi”

A margine di una visita della commissione parlamentare antimafia negli Usa, il presidente Nicola Morra è tornato sulla notizia, diffusa nei giorni scorsi, che il candidato 5 stelle per la regione Francesco Aiello era cugino diretto di Luigi Aiello,m ucciso nella faida della montagna del Reventino e, considerato dalla magistratura, un boss di ‘ndrangheta.
“Non possiamo, soprattutto come movimento 5 stelle, accettare una candidatura di questo tipo perché sembrerebbe essere un messaggio di un certo tipo”- ha commentato Morra anch’egli del MoVimento 5 stelle. A precisa domanda due volte ripetuta – ha spiegato Morra – Aiello avrebbe risposto di non avere affatto problemi di alcuna natura nell’ambito delle relazioni di parentela. O sei consapevole del fatto di avere un cugino ammazzato a pallettoni nel 2014 in una faida che finora ha causato 6 morti o, se non ne sei consapevole, hai qualche problema con il principio di realtà, direbbe Sigmund Freud. Inoltre se lo sapevi e l’hai omesso scientemente allora c’è un problema di buona o cattiva fede”.
“Io poi – ha aggiunto Morra- sono dell’avviso che soprattutto in alcuni contesti, come quello calabrese, non si possa non tener conto della valenza simbolica di certe scelte. Se noi oggi come Paese omaggiamo magistrati come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, tra i defunti, e tributiamo grande venerazione ad altri come Nino di Matteo e Nicola Gratteri, non possiamo accettare, soprattutto come movimento cinque stelle, una candidatura di questo tipo perchè sembrerebbe essere un messaggio di un certo tipo”.
“Nel 2014 per le regionali e nel 2016 per le comunali a Cutro, come movimento cinque stelle ci siamo confrontati con situazioni analoghe e abbiamo preso decisioni nette, radicali, che però hanno connotato il movimento a livello nazionale come un movimento che non accettava il puzzo del compromesso morale”- ha concluso Nicola Morra.
A stretto giro è arrivata la risposta di Francesco Aiello. “Nicola Morra conferma di voler danneggiare la nostra campagna elettorale. Prova scorrettamente a delegittimarmi a piacere e dunque a tagliare le gambe ai nostri candidati consiglieri”.
“A questo punto – osserva il candidato alla presidenza – è evidente che il senatore non parla come presidente della commissione Antimafia, ma porta avanti una battaglia personale di cui dovrà spiegare il senso; intanto ai nostri elettori, a chi crede nel nostro progetto e a tutte le persone oneste che ci stanno aiutando”.
“Ho già detto – prosegue Aiello – che io non ho nascosto alcunché, non potendo rispondere per le colpe di un mio cugino morto 5 anni fa. ‘Go’ Morra, credi che la Calabria risorga avvantaggiando, come stai facendo, il centrodestra e il centrosinistra? A chi giova? Per me bisogna ascoltare i cittadini calabresi e considerare le storie di impegno personale e il programma con cui ci presentiamo. Se ritieni, tu continua a vedere ombre ovunque, io preferisco guardare il sole”.
“Io sono sul territorio – sottolinea Aiello – mentre tu, Morra, pontifichi da New York; io sono in trincea, tu sei scappato dal fronte calabrese e ignori le nostre denunce, i nostri sforzi e i nostri ragionamenti. Tu escluderesti perfino i barbieri, perché maneggiano strumenti da taglio”.
“Luigi Di Maio – conclude Aiello – sarà a Lamezia Terme il prossimo sabato 18 gennaio, e questo è un segnale chiaro, che conferma il pieno sostegno, nei miei confronti, degli esponenti di governo e dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Sono certo che il livore di Morra nei nostri riguardi non impedirà ai calabresi di comprendere la differenza tra noi e i vecchi partiti. Grazie al cielo, abbiamo entusiasmo alle stelle e argomenti che vanno ben oltre il diffuso narcisismo politico”.