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Contrasto al bracconaggio: rinchiusi in gabbie minuscole centinaia di uccelli di specie protette nel Reggino

Durante i rituali servizi di pattugliamento in zone rurali, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cittanova, con il supporto della Stazione Ccf di Sant’Eufemia d’Aspromonte hanno scoperto circa 500 uccelli vivi di specie protetta (cardellini, verzellini, verdoni e fringuelli) rinchiusi ed ammassati in piccole gabbie disposte a strati uno sull’altra, e di piccolissime dimensioni all’interno di un casolare nel comune di Oppido Mamertina.

Inoltre, durante la successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti, nel congelatore di casa, altri 500 esemplari, tra fringuelli e verzellini, imbustati e congelati pronti per la vendita. Sono stati, poi, sequestrate anche reti da uccellagione, 2 richiami elettroacustici di genere vietato, 4 fucili di vario calibro, una pistola ed un cospicuo quantitativo di munizioni. Prontamente è scattata la denuncia per un 52enne di Taurianova, già noto alle forze dell’ordine per reati specifici.

Successivamente, in una seconda attività, gli stessi militari hanno deferito in stato di libertà un 65enne di Molochio, sorpreso, in flagranza di reato, a praticare l’uccellagione da una postazione fissa nel bosco. Anche in questo caso, durante la successiva perquisizione della casa rurale in uso, sono state trovate trappole, reti da uccellagione e numerosi esemplari di specie protette congelate, tra cui ben 78 esemplari di ghiro. Entrambi i deferiti dovranno rispondere, all’Autorità giudiziaria, dei reati di furto aggravato, maltrattamento di animali e uccisione di specie protette. Nel corso delle operazioni, tutti gli uccelli sono stati liberati immediatamente nel loro ambiente naturale, mentre 10 esemplari, non più in grado di volare, sono stati affidati al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) di Messina per le cure del caso.