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martedì, 16 Aprile, 2024
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Vaccini, avvocati di metà Calabria: “Allarmati da silenzio regionale”

 
Il silenzio delle Istituzioni regionali sul tema vaccinazioni è allarmante, nonostante le plurime sollecitazioni pervenute per avere chiarimenti e/o estensione del piano vaccinazione a tutte le categorie rientranti nel comparto Giustizia.
Attacca così un documento degli avvocati di oltre mezza Calabria, gli ordini cioè di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo.
Ed invero, gli Ordini degli Avvocati del Distretto di Catanzaro (composto dai COA di
Catanzaro, Castrovillari, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola, Vibo Valentia), hanno
sollecitato il Presidente della Regione Calabria ed il Commissario ad acta della sanità
calabrese, dott. Guido Longo, affinchè si procedesse alla estensione della vaccinazione
anche per la categoria degli Avvocati che rientrano certamente nel comparto Giustizia,
nell’ambito del quale magistrati e cancellieri sono stati ricompresi senza alcun sollecito,
essendo in corso per queste due categorie il piano vaccinazioni.
Oltre a ciò è stato evidenziato al Commissario ad acta, dott. Longo, con apposita
comunicazione del Distretto, che con la propria nota prot. n. 99247 del 02.03.2021, lo stesso dava atto della estensione del piano vaccinazione al comparto Giustizia, limitatamente, però, al personale degli Uffici Giudiziari e non anche all’Avvocatura.
In tale quadro gli Ordini forensi chiedevano sia al Presidente Spirlì, sia al Commissario, dott. Longo, un incontro urgente, ovvero l’estensione del piano vaccinazioni ad una categoria altamente esposta, in quanto per la stessa non solo non possono trovare applicazione lo smart working o modalità operative tali da garantire le distanze di sicurezza, ma addirittura in più circostanze si è stati costretti a rilevare nei vari Uffici Giudiziari dei veri e propri assembramenti (basti pensare al processo “Rinascita Scott” che si sta celebrando nell’Aula Bunker di Lamezia Terme) determinati da varie criticità logistiche ed organizzative (anche rispetto alle quotidiane udienze civili e penali dell’intero Distretto).
Oltre a ciò va ricordato che gli Avvocati svolgono attività rientranti tra quelle essenziali in
quanto connesse al sistema Giustizia, poiché partecipano alle udienze (in quanto parti
essenziali e necessarie) al pari dei magistrati e dei cancellieri.
Ed anzi l’Avvocatura è costretta anche a circolare e frequentare tutti quegli Uffici anche non
giudiziari, comunque necessari per adempiere alle attività connesse alle finalità difensive e
professionali.
L’esercizio delle attività difensive implica anche quello di incontrare i propri assistiti, anche
quelli detenuti. Da ciò ne deriva un chiaro ed evidente interesse pubblico (tutela della salute) e non già di categoria, che rende ancora più incomprensibile l’esclusione dell’Avvocatura dal piano vaccinazioni.
Sennonchè, in tale quadro sia la Regione Calabria, sia il Commissario ad acta della sanità
calabrese, hanno gravemente omesso ogni tipo di riscontro financo rispetto alle note agli
stessi inoltrate da altri Enti pubblici quali sono per l’appunto i Consigli dell’Ordine degli
Avvocati.
Del resto, altre Regioni d’Italia (Sicilia, Puglia, Toscana, Campania, etc…) decidendo di
vaccinare tutte le componenti appartenenti al comparto Giustizia avevano de plano
ricompreso anche l’Avvocatura, tra le categorie più altamente esposte.
In ragione di ciò tutti i Consigli del Distretto di Catanzaro valuteranno se attivarsi nelle sedi
giudiziarie più opportune, affinchè venga riconosciuto pari dignità e diritto alla vaccinazione
con priorità, che le istituzioni calabresi hanno voluto limitare soltanto ad una parte delle
categorie che appartengono al sistema giustizia, escludendosi solo l’Avvocatura.
Gli Ordini del Distretto precisano che deve comunque riconoscersi massima priorità alle
categorie fragili, con patologie e disabilità gravi, sottolineandosi che tutti i soggetti con
disabilità dovrebbero essere incluse nelle categorie prioritarie del piano vaccinale, tenendo
conto anche di elementi estranei al mero rischio clinico, ciò in quanto legati alle enormi
difficoltà riscontrabili nel mantenimento delle misure di distanziamento, nelle attività di
testing, nel rispetto dell’isolamento e della quarantena domiciliare o nella gestione di un
eventuale ricovero in caso di contagio.”
Il documento porta la firma dei sette ordini ricadenti nel distretto di Catanzaro:
Presidente COA Catanzaro Avv. Antonello Talerico
Presidente COA Castrovillari Avv. Roberto Laghi
Presidente COA Cosenza Avv. Vittorio Gallucci
Presidente COA Crotone Avv. Tommaso Vallone
Presidente COA Lamezia Terme Avv. Dina Marasco
Presidente COA Paola Avv. Mario Pace
Presidente COA Vibo Valentia Avv. Francesco De Luc

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