Lamezia Terme – Ormai è il solito copione: Matteo Salvini sul palco e dall’altra parte della piazza i manifestanti con cartelli e fischetti. (ultima foto in basso)
Anche la tappa serale lametina non è sfuggita al clichè con il leader della Lega che trova linfa dalla folla che protesta arrivando a definifre i contestatori, tra gli applausi del suo popolo, “figli di papà con il rolex al polso”. Davvero imponente lo spiegamento di polizia che ha presidiato l’isola pedonale anche se nessun tipo di problema per l’ordine e la sicurezza pubblica è stato segnalato.
Salvini ha subito trattato l’argomento di più stretta attualità, ovvero la decsione della Corte Costituzionale di bocciare la richiesta di referendum per una nuova legge elettorale che la Lega e otto regioni avevano proposto. Ai microfoni dei giornalisti ha parlato di “furto di democrazia aver sottratto agli italiani la libertà di decidere il sistema elettorale, da domani ci impegneremo per raccogliere le firme per l’elezione diretta del presidente della Repubblica”.
Sui temi calabresi il leader della Lega, sul palco accompagnato dai vertici locali e da alcuni candidati al consiglio regionale, ha attaccato frontalmente il PD reo di “aver distrutto la sanità e di non aver fermato la fuga di decine di migliaia di giovani alla ricerca di un lavoro”.
Come si può, ha aggiunto inoltre, valorizzare un patrimonio come quello del settore agricolo ” se la giunta uscente non aveva nemmeno un assessore all’agricoltura”. Questa sarà una nostra priorità – ha proseguito – “difendere i prodotti della vostra terra e del vostro mare”.
Non vedo l’ora – ha detto ancora Matteo Salvini – “che arrivi il 27 gennaio per mandare a casa Conte, Di Maio, Renzi e Zingaretti”.
Al termine del comizio come sempre selfie con tutti e annuncio che anche la prossima settimana tornerà in Calabria.
