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giovedì, 25 Aprile, 2024
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“Eyphemos”, DDA chiede autorizzazione all’arresto per il sen. Marco Siclari: Ecco perchè

Reggio Calabria – Oltre al neo eletto consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Domenico Creazzo, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione “Eyphemos”, la DDA di Reggio Calabria ha inoltrato al Parlamento la richiesta per l’autorizzazione all’arresto per il senatore di Forza Italia, Marco Siclari.
Secondo quanto fa saapere la stessa DDA ancor prima delle ultime elezioni regionali, era emersa l’operatività della cosca eufemiese, con Domenico Laurendi in testa, in vicende squisitamente politiche.
Il riferimento è alle elezioni politiche del 2018, quando venne eletto Senatore della Repubblica Marco Siclari. In quella campagna elettorale, veniva raggiunto tra Siclari e gli Alvaro (per il tramite di Laurendi) un accordo illecito funzionale allo scambio di utilità corrisposte dai candidati con il sostegno offerto dalla famiglia mafiosa.
Un servizio di osservazione svolto dagli investigatori documentava che in data 28.02.2018 c’era stato un incontro, pure tenuto riservato, tra Laurendi e l’allora candidato al Senato Siclari, mediato dal medico Giuseppe Galletta. L’incontro, durato circa mezz’ora, si era svolto a Reggio Calabria, presso la sede della segreteria politica di Siclari. Nel corso delle intercettazioni, Laurendi chiedeva al sodale Natale Lupoi di appoggiare politicamente il candidato Siclari ed emergeva altresì che il giorno delle elezioni lo stesso Laurendi si era impegnato a dare indicazioni ad alcuni elettori affinché esprimessero la loro preferenza per Siclari al Senato, definendolo “amiconostro”.
Le analisi del dopo voto evidenziavano che Marco Siclari era stato eletto Senatore della Repubblica nel collegio uninominale n. 4 della Calabria con una percentuale del 39,59%, riuscendo ad ottenere a Sant’Eufemia d’Aspromonte 782 voti, pari al 46,10%, mentre nel limitrofo Comune di Sinopoli 435 voti, pari al63,41%.
In pratica, nei comuni di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte, Marco Siclari aveva conseguito una percentuale di voti ben più alta della media provinciale. Dopo il successo elettorale, tra maggio e giugno 2018, Laurendi presentò, per così dire, “il primo conto”, sollecitando un intervento del Senatore Siclari affinché una persona di suo interesse, parente di Natale Lupoi, ottenesse il trasferimento presso la sede di Messina di Poste Italiane.
Tale trasferimento veniva ottenuto [con decorrenza 17.2.2020] attraverso un articolato stratagemma emerso nel prosieguo delle indagini. In altri termini, nell’anno 2019 il posto di lavoro a Messina per la dipendente di Poste Italiane che interessava a Laurendi era stato creato ad hoc, evidentemente quale contropartita all’appoggio elettorale, non essendoci alcun bisogno di Personale [come emerso dalle indagini] per la qualifica ricoperta da quel soggetto prima che lo stesso presentasse domanda di mobilità.
Nello scorso mese di dicembre il fratello di Marco Siclari, Giovanni, sindaco di Villa San Giovanni, era stato arrestato (poi rimesso in libertà a gennaio) nell’ambito di una vasta operazione dei carabinieri, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, nei confronti di 11 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e, per una persona solamente, anche concorso esterno in associazione mafiosa.

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