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venerdì, 19 Aprile, 2024
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Consiglio regionale, Santelli presenta programma di governo: sanità in primo piano

Reggio Calabria – «Mai avrei immaginato di dover rendere le dichiarazioni programmatiche alla massima assise regionale in tempi di Covid. Lo faccio nella consapevolezza di quanto il mio programma e l’attuazione dello stesso siano stati condizionati, in questi primi 4 mesi di governo, da questo drammatico evento emergenziale». Lo afferma il presidente della Regione, Jole Santelli, nel programma di governo 2020-2025 alla guida della Calabria presentato al Consiglio regionale.
L’emergenza coronavirus e, in generale, le problematiche della sanità, sono il primo dei 15 capitoli del programma che Santelli ha presentato all’Assemblea legislativa calabrese. «Sono consapevole – aggiunge il presidente della Regione – di quanto, ‘grazie’ a questa pandemia, sia stato possibile capovolgere finalmente lo stereotipo che vuole il calabrese incurante delle regole e del senso civico. L’emergenza da Covid-19 ha dimostrato che cosi non è. Non a caso il ‘New York Times’ ha dedicato nelle scorse settimane un pezzo alla ricetta della Calabria, una regione che tutto sommato, almeno finora, e rimasta una terra no Covid. Il claim che mi ha accompagnato in campagna elettorale era Calabria protagonista».
«Ecco, in questi mesi – sostiene poi Santelli – noi siamo stati protagonisti di una piccola rivoluzione perché abbiamo dimostrato, in tempi cosi difficili, di saper rispettare prima ancora che noi stessi gli altri, abbiamo rispettato le regole di contenimento e anche grazie a questo credo la Calabria oggi si appresta a vivere la fase 2 con maggiore serenità, consapevole di poter ripartire grazie al consapevole orgoglio della propria forza. Per questa ragione parto dalla sanità».
Santelli quindi evidenzia: «Abbiamo ereditato una regione al collasso sanitario. Per far fronte alla pandemia abbiamo dotato gli hub di terapie intensive, ci siamo battuti per dotare il nostro sistema sanitario di ventilatori messi a disposizione dal governo centrale, abbiamo realizzato un’App per monitorare i cittadini, avviare consulti medici e gestire le quarantene e abbiamo attivato le Unita speciali di Continuita assistenziale (Usca) per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano ricovero. Abbiamo sottoposto a tampone più di 60.000 persone, ossia 1 test ogni 33 abitanti che rappresenta una delle medie più alte delle regioni meno colpite».
«Abbiamo richiesto tanti sacrifici a coloro che volevano rientrare nella propria regione e ai cittadini dei 16 Comuni che abbiamo sottoposto a misure più rigide ma se oggi siamo la regione d’Italia con la più bassa incidenza di positivi rispetto alla popolazione residente – spiega il presidente della Regione – lo dobbiamo soprattutto ai tanti calabresi che hanno rispettato con diligenza le nostre indicazioni che abbiamo impartito con numerose ordinanze».
Con riferimento al più generale quadro del settore, Santelli ricorda poi che «da più di 10 anni la sanità calabrese e commissariata. Responsabilmente abbiamo inteso evitare inutili e dannose contrapposizioni con i commissari nella consapevolezza che e rappresenta un obiettivo primario riacquisire autonomia nella gestione della nostra sanità. In tale direzione, dobbiamo raggiungere i seguenti obiettivi nel medio periodo: ridurre le liste d’attesa, contenere la spesa farmaceutica, raggiungere le prestazioni sanitarie previste dal piano, potenziare la rete dell’emergenza-urgenza, valorizzare le eccellenze. Il nostro obiettivo sarà quello di porre il cittadino, il paziente, al centro del sistema».
«Una centralità che – sostiene il presidente della Regione – porteremo avanti sulla base di quattro elementi chiave: prevenzione, facilita di accesso alle cure, accesso in tempi giusti, livello corretto della prestazione sanitaria. La nostra Regione deve affermare e realizzare il principio in base al quale la maggior quota dell’assistenza deve essere di prossimità al domicilio. Il nostro e un sistema ospedalocentrico ma la gran parte delle attività assistenziali possono essere svolte fuori dall’ospedale».
Secondo Santelli, «sarà decisiva l’azione di riordino e razionalizzazione della rete dell’assistenza tra aziende ospedaliere, aziende sanitarie provinciali e assistenza fornita dai privati. Bisognerà aumentare le sinergie con i centri di ricerca presenti in Calabria, ricreando cosi un legame di fiducia verso le strutture locali. L’efficacia di tale sistema assistenziale sarà incrementata anche attraverso il riordino e il potenziamento della rete dell’emergenza/urgenza. Si rende necessario – rimarca il presidente della Regione – avviare una immediata e profonda revisione del Piano Sanitario, procedendo a una puntuale verifica del posizionamento del Spoke, oggi non adeguatamente relazionati con gli Hub».
Altro obiettivo sottolineato da Santelli è la «riduzione della migrazione sanitaria» attraverso «l’innalzamento della qualita delle cure in Calabria, anche attraverso il riconoscimento delle eccellenze presenti, spesso penalizzate da una non corretta organizzazione e distribuzione delle risorse. Bisognerà tener conto della formazione medico clinica, supportando l’Università nel processo di potenziamento delle Scuole di Specializzazione, anche attraverso sinergie con gli ospedali regionali. Questo consentirà di trattenere i nostri laureati in Medicina, evitandone la conseguente migrazione. Nel corso di questi anni abbiamo assistito inermi all’emigrazione di tante nostre intelligenze. Dobbiamo invertire questa rotta. Oltre a diminuire i disagi dei viaggi della speranza, la riduzione della spesa determinerà anche la riduzione dei disavanzi di esercizio e la conseguente riduzione della tassazione regionale a carico dei cittadini».
Santelli, infine, osserva che «il programma di realizzazione dei nuovi ospedali, che registra ritardi enormi nell’avvio della fase realizzativa, sarà potenziato, ampliato ed affidato alla gestione di una specifica task force operativa», annunciando che «particolare rigore sarà posto nelle valutazioni di merito del management preposto alle aziende di assistenza sanitaria, sia nella fase di selezione che nella fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi posti dalla amministrazione regionale».
Fiducia, reputazione, sfida. Sono queste alcune delle parole chiave che caratterizzano il programma di governo illustrato oggi in consiglio regionale dal presidente della Regione Calabria, Jole Santelli secondo la quale “Ora, è importante capire come gestire anche la fase economica. “Al momento – ha affermato – siamo nelle condizioni di dire sì alla possibilità che il governo apra alla mobilità regionale. Allo stesso modo, se il 15 giugno ripartirà il traffico interno europeo, noi ci saremo. Useremo i tanti sacrifici fatti dai calabresi per evitare il tracollo economico e affrontare la stagione turistica in arrivo”.
Altro tema delicato è quello dell’edilizia sanitaria, “su cui è necessario – ha evidenziato ancora – un dibattito serio. Sulla partita degli ospedali ci giochiamo tantissimo. Mi auguro che il governo, nel decreto Semplificazione, inserirà una norma “Morandi”, che significherà andare in deroga e permettere l’accelerazione della spesa dei lavori pubblici per mettere in moto l’economia reale e dare risposte serie ai cittadini. Una delle parole chiave è sfida: se possiamo avere l’eccellenza, perché accontentarci della mediocrità?”.
Un altro grande impegno riguarderà la programmazione nazionale ed europea. “Lo dice anche la Commissione europea: la sfida – ha sottolineato il presidente – non sarà sulla spesa, ma verremo valutati, finalmente, sul raggiungimento degli obiettivi. Per farlo, dobbiamo immaginare una nuova governance dei fondi europei, che sia fatta da un livello politico, da una commissione tecnica con i direttori generali e con il partenariato istituzionale, sociale ed economico. È un processo ineluttabile, una sfida stimolante, perché significherà dare un’anima alla programmazione europea”.
Santelli ha poi ricordato i diversi provvedimenti per il welfare approvati in pochi mesi: dai contributi per le spese sostenute dagli universitari fuori sede ai 25 milioni destinati ai Comuni per far fronte alle esigenze farmaceutiche e alimentari dei cittadini, dai 5 milioni per i tirocinanti (“di cui il governo si è dimenticato”) fino agli stanziamenti per il Banco alimentare.
“Un’azione di governo – ha spiegato ancora la governatrice – non può non misurarsi sulla qualità della vita. La nuova sfida, nel prossimo autunno, sarà capire davanti a cosa ci troveremo in termini sociali. Dovremo cioè capire le conseguenze della pandemia sulla vita reale. Ci sono dei punti fermi che dovremo tenere: uno è l’attenzione massima alla persona, anche intesa come famiglia”.
“Il tema dei temi”, ha detto Santelli, è quello dei trasporti e delle infrastrutture. Il presidente della Regione ha ribadito la necessità di accelerare l’iter per il collegamento tra aeroporto e stazione di Lamezia Terme e per la realizzazione del gateway di Gioia Tauro. Focus anche sull’aeroporto di Reggio Calabria: “Al momento – ha detto Santelli – è prenotabile un solo volo. Dobbiamo muoverci per ottenere un trattamento diverso, perché il “Minniti” è uno degli scali principali della regione”. Quanto al Porto di Gioia Tauro, “è un’infrastruttura strategica per la Calabria e l’Italia. Si sta facendo un buon lavoro di rilancio, ma è necessario un salto di qualità per recuperare le aree retroportuali e rendere lo scalo veramente appetibile, con giovamento per tutto il sistema dei porti calabresi”.
Grande attenzione è stata dedicata all’ambiente. “La Calabria – ha aggiunto Santelli – ha 255mila ettari di aree protette, l’8% delle aree nazionali. Il Parco nazionale dello Stelvio crea un effetto di oltre 30mila euro pro capite, mentre i parchi d’Aspromonte e Sila superano di poco i 5mila. È il segno di quanto poco sfruttiamo le grandi risorse che abbiamo. Dovremo mettere in atto una nuova politica che le trasformi in opportunità”. Sul nuovo corso rispetto alla gestione dei rifiuti, Santelli è stata chiara: “So che ci sono stati disagi, e mi dispiace, ma bisognava invertire la rotta. L’obiettivo è creare un vero ciclo di rifiuti che ci porti in Europa con un nuovo sistema integrato, ad economia sostenibile e a discariche zero. Si può fare. Gli impianti di nuova generazione non solo sono realizzabili, ma costano la metà di quelli di adesso. Alla fine avremo due impianti per il trattamento dell’indifferenziata più gli altri impianti specialistici per creare un’economia circolare. La sfida va lanciata seriamente. Se teniamo conto dell’interesse dei tanti piuttosto che dell’interesse dei pochi, la soluzione non è lontana. Mi auguro che la politica scelga la seconda via”.
Ampi passaggi sono stati dedicati al governo del territorio (“serve un’inversione di tendenza e un serio confronto finalizzato a una pianificazione unitaria”) e all’agricoltura. Su quest’ultimo tema, Santelli ha ribadito la volontà di «valorizzare i marchi riconosciuti ma anche tutte le altre produzioni regionali. Siamo orgogliosi delle nostre diversità, ma attualmente non facciamo una promozione adeguata. Una delle sfide più importanti riguarda poi la realizzazione, in un arco di due o tre anni, del Ruci, il Registro unico dei controlli ispettivi, che permetterà una grande sburocratizzazione del sistema».
Santelli, in merito allo sviluppo economico, ha messo in evidenza l’importanza del piano “Riparti Calabria”, che ha stanziato 150 milioni di euro, e delle sue misure “Riapri Calabria” e “Lavora Calabria”, che hanno permesso alla regione di affrontare al meglio le fase dell’emergenza e della ripartenza. Nell’immediato futuro la Regione dovrà adottare un «nuovo sistema di internazionalizzazione, in grado di far espandere le aziende calabresi e di importarne altre». Un altro punto decisivo, per Santelli, è quello che riguarda le imprese: «Credo nella capacità dei territori che hanno una vocazione e cercano di strutturarsi di conseguenza. La Regione ha il compito di favorire lo sviluppo di progetti strutturati». Nel corso del suo intervento, Santelli ha dato anche conto dei provvedimenti approvati ieri in giunta per il turismo. Si tratta di un investimento superiore ai 50 milioni di euro. Di questi, 15 saranno stanziati direttamente per le famiglie, al fine di consentire soggiorni di tre notti in Calabria. “È il progetto “Scopri Calabria”, paghiamo direttamente gli alberghi per una liquidità reale”, ha chiarito Santelli. Altri 15 milioni sono stati destinati ai giovani dai 18 ai 25 anni, con doti finanziarie da 200 euro a testa da spendere in Calabria per turismo e cultura. Il terzo progetto, da 25 milioni, riguarda gli alberghi e, in base a un algoritmo che incrocerà la qualità del servizio con le presenze certificate al 2018, ciascuna struttura riceverà le provvidenze adeguate.
Santelli ha dedicato una parte del suo intervento al lavoro, che “è sempre una conseguenza di una serie di politiche. Ecco perché ci concentreremo sui giovani e sull’istruzione, in un rapporto sinergico con il mondo delle università, che hanno il dovere di contribuire a scrivere quelle che sono le professionalità prodotte dalla Calabria. Dovremo ripensare tutti gli asset, dal lavoro alla formazione, e abbattere la dittatura degli enti di formazione”.
Particolare attenzione è stata dedicata alla cultura. “È il serbatoio della Calabria», ha detto Santelli, convinta che oggi serva puntare sul turismo esperenziale: «Il patrimonio della Calabria non ce l’ha nessuno, ecco perché dobbiamo sforzarci di realizzare una politica delle aree interne”. L’altra sfida da vincere riguarda il digitale. “In questi anni – ha concluso Santelli – abbiamo speso fondi impossibili. Dovremmo avere la regione più digitalizzata d’Italia, invece non abbiamo niente. Non è solo una questione di modernità, ma anche di trasparenza dell’azione amministrativa. L’impegno sarà quello di far sì che la digitalizzazione diventi un servizio per i cittadini, che devono diventare amici della Regione Calabria. La ‘ndrangheta e la corruzione non si combattono con i programmi elettorali, ma con la trasparenza e la legalità”.

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