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martedì, 16 Aprile, 2024
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Comitato direttivo nazionale Cgil, Sposato: Serve piano straordinario per sviluppo e lavoro

“La pandemia poteva mettere in ginocchio il Paese, già provato dalla grande crisi del 2008. Il lavoro, i lavoratori della sanità, dei trasporti, dei servizi, dell’agroalimentare, delle reti, sono stati la spina dorsale del Paese.
In questo contesto è necessario la proroga degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti per tutto il 2020”. E’ uno dei passaggi dell’intervento al Comitato direttivo nazionale della Cgil di Angelo Sposato, Segretario generale della Cgil Calabria.
“L’accordo sul recovery fund può essere una grande opportunità per il rilancio del Paese ma anche un pericolo- ha aggiunto. O la classe dirigente saprà affrontare per bene la spesa di 200 mld di euro o il Paese rischia il default definitivo. Per questa ragione occorre un Piano Marshall per lo sviluppo e il lavoro, capire a chi affidare la gestione dei fondi e il ruolo dello Stato deve essere da regolatore e da facilitatore nella gestione della spesa. In questo contesto occorre definire una linea strategica di riforme e di politiche industriali nel Paese e nel mezzogiorno capaci di allocare, convertire, rilocalizzare attraverso una agenzia nazionale, filiere produttive innovative e sostenibili con le partecipazioni pubbliche”.
Per Sposato “Servono politiche di sviluppo e lavoro di qualità, per questa ragione occorre un confronto di merito con il Governo, che a tratti ha mostrato atteggiamenti altalenanti, sulle scelte da effettuare nel Paese con interventi che non siano parcellizzati e fotocopia. Serve un cronoprogramma vero, concreto, da attuare subito, non c’è molto tempo. Il Mes è necessario perchè subito spendibile per rimettere in piedi il sistema sanitario pubblico.
Un tema che non è stato affrontato sul tavolo europeo è quello della legalità, della presenza delle mafie nel circuito internazionale”.
“La capacità di penetrazione delle mafie, della ndrangheta nei meccanismi produttivi è un pericolo sottovalutato dalle cancellerie europee. Per questa ragione, alla luce dei 700 mld di investimenti, – ha sottolineato ancora Sposato -occorre ascoltare il grido d’allarme delle Procure antimafia italiane, per istituire una Superprocura antimafia europea”.

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