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venerdì, 19 Aprile, 2024
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Acqua: allarme siccità in Calabria, report Sorical ai cinque prefetti

Catanzaro – La Sorical, la società che gestisce il servizio idrico integrato della Calabria, lancia l’allarme siccità e invia un report ai cinque prefetti della regione. La società ha sottolineato che, quello trascorso, è stato un “inverno senza neve, primavera tra le più secche degli ultimi anni”, quindi “per i prossimi mesi si prevede una riduzione di portata dei principali acquedotti della Calabria”.
Per questo, Sorical ha inviato un dossier alle Prefetture della Calabria e sta inviando a tutti i 385 Comuni serviti una comunicazione finalizzata a limitare i disagi della popolazione, soprattutto in questa fase di contenimento della diffusione del coronavirus”.
Come evidenziato dalla società “Già negli scorsi mesi preso atto di una stagione invernale ed anche primaverile caratterizzate da diffusa siccità, Sorical ha eseguito una serie di articolate elaborazioni statistiche basate sulle precipitazioni che hanno interessato, sino al mese di aprile 2020, l’intero territorio regionale. I dati di pioggia sono stati forniti dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal, nell’ambito del protocollo di collaborazione Arpacal-Sorical recentemente stipulato. Tutto ciò allo scopo di prevedere, per quanto tecnicamente possibile – si legge in una nota – il deficit idrico del prossimo periodo estivo-autunnale. L’entità della carenza idrica a carico dei singoli acquedotti, pur non esattamente quantificabile a causa della complessità intrinseca del fenomeno, determinerà probabilmente la necessità di erogazione intermittente in diverse aree della Calabria, soprattutto quelle settentrionali”.
Sorical, come già in occasione della severa siccità del 2017, “in applicazione del principio di uniforme distribuzione del deficit, procederà, per ciascuna utenza, alla riduzione della portata erogata in misura percentuale uguale a quella della riduzione della portata delle fonti di approvvigionamento di ciascun acquedotto. Nell’informativa alle Prefetture – ha concluso – la Sorical ha suggerito alle amministrazioni comunali una serie di misure in grado di limitare le conseguenze del problema e di prevenire problemi di ordine igienico-sanitario”.
Allo stato delle conoscenze attuali è quindi prevedibile una particolare carenza idrica, alquanto severa nei mesi del prossimo autunno (settembre-novembre) per i comuni alimentati dai seguenti acquedotti regionali: Abatemarco (comuni di Cosenza, Rende, San Marco Argentano, Sant’Agata d’Esaro, Castrolibero, Altomonte, San Sosti, Tarsia, Malvito, Mongrassano, San Donato di Ninea, Rota Greca, Roggiano Gravina, Cervicati, Lattarico, Montalto Uffugo, Santa Caterina Albanese, Mottafollone, San Benedetto Ullano, San Martino di Finita, Cerzeto, Mendicino, Bisignano, Torano Castello, Carolei); N’tizzo (comune di Castrovillari); Ejano (comuni di Albidona, Amendolara, Cassano allo Ionio, Cerchiara di Calabria, Civita, Corigliano-Rossano, Francavilla Marittima, Frascineto, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, Villapiana);
Venaglie (comuni di Altomonte, Firmo, Lungro, San Lorenzo del Vallo, Saracena, Spezzano Albanese, Tarsia, Terranova da Sibari);
Bufalo (comuni di Cosenza, Aiello Calabro, Belsito, Carolei Cleto, Figline Vegliaturo, Grimaldi, Lago, Malito, Mangone, Marzi, Mendicino, Paterno Calabro, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Serra d’Aiello); Fondente-Botte Donato (comuni di Castiglione Cosentino, Celico, Lappano, Rovito, San Pietro in Guarano, Spezzano della Sila, Zumpano);
Casali (comuni di Casali del Manco, Celico, Pietrafitta, Spezzano della Sila);
Neto-Fallistro (comuni di Corigliano-Rossano, Longobucco);
Savuto (comuni di Bianchi, Carlopoli, Carpanzano, Cicala, Colosimi, Conflenti, Decollatura, Falerna, Feroleto Antico, Gimigliano, Gizzeria, Lamezia Terme, Martirano Antico, Martirano Lombardo, Marzi, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Panettieri, Parenti, Pedivigliano, Pianopoli, Platania, San Mango d’Aquino, San Pietro Apostolo, Scigliano, Serrastretta, Soveria Mannelli, Taverna, Tiriolo).
Per i comuni alimentati dall’Acquedotto Sila Greca (Acri, Bisignano, Luzzi, Rose, Santa Sofia d’Epiro, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, San Demetrio Corone, Vaccarizzo Albanese), che devono essere considerati a maggior rischio è prevedibile che gli effetti della siccità, pur minore nella zona, si combinino con le conseguenze dei sistematici prelievi a scopo irriguo dal Fiume Trionto, già oggetto di diverse comunicazioni e denunce della stessa Sorical a tutti gli enti competenti che riducono la portata trattata nell’impianto di potabilizzazione del Trionto nel periodo luglio-settembre.

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